Video. Provenza, lezione di storia napoletana ai piccoli studenti francesi
Dic 15, 2014 - Valentina Coppola
Tanti piccoli studenti francesi, seduti dietro i loro banchetti di scuola, tra quaderni, penne, astucci, zaini colorati e materiale didattico, partecipano attivamente alla lezione di storia napoletana, tenuta da Massimiliano Verde, con quell’intelligenza, vivacità e perspicacia innata che solo i bambini hanno intrinsecamente dentro di loro.
“Ok… Comment s’appelle cette école?” è la prima domanda che l’assistente di lingue pone ai piccoli e recettivi studenti, che rispondono prontamente senza esitazioni. Hanno imparato che la nostra Napoli viene chiamata anche Partenope, come la sirena intorno alla quale aleggia una misteriosa ed affascinante leggenda.
La lezione continua con cenni sulla canzone napoletana O sole mio, sul cibo, tra cui la pizza, i famigerati maccheroni, la pastiera, la mozzarella e prosegue con piccole nozioni “in pillole” sul Museo di Napoli Bonelli e su Ferdinando IV di Borbone. Ogni argomento viene spiegato con estrema semplicità e con un velo d’ironia che non guasta mai.
“Répétez avec moi” chiede “le professeur” più volte ai piccoli provenzali, che non si tirano affatto indietro: sono preparati, sanno molto su Napoli, città lontana da loro fisicamente ma non concettualmente.
Insegnare è uno dei mestieri più belli e difficili che si possano svolgere: non è semplice “trasferire” le proprie competenze e conoscenze all’altro, trovare dei metodi efficaci e non banali che diano input e spunti di riflessione agli studenti e che mantengano sempre viva la loro sete di conoscenza… Ancor più difficile quando si tratta di bambini, che con la loro innata curiosità pongono le più svariate domande, di fronte alle quali anche il più acculturato e bravo insegnante può trovarsi spiazzato. Chi riesce a fare bene questo mestiere sicuramente ha un dono. Massimiliano Verde sicuramente ci è riuscito.
La lezione termina in bellezza con la spiegazione di cosa sia “la funiculaire” . Infine l’insegnante ed i piccoli si cimentano nell’arte musicale: intonano tutti insieme le note di Funiculì Funiculà, una delle canzoni napoletane più famose e significative: “Iamm iamm, ncopp iamm iamm… répétez avec moi“ lingua napoletana e francese si fondono all’unisono ed i piccoli scoppiano in una fragorosa risata per l’acuto finale dell’insegnante.
Qualcuno, con grande semplicità, è riuscito a trasmettere notizie e nozioni della nostra storia, a tanti km di distanza, in una terra che non è la propria e confrontandosi con una realtà non sempre facile da gestire: la vivacità e l’attenzione dei bambini può calare inesorabilmente nel giro di qualche secondo. C’è sempre un po’ di Napoli dovunque si vada. Tre minuti e ventuno minuti di video sono sufficienti ad esprimere determinati concetti ed a mettere in risalto il lato più bello di Napoli e dei napoletani: ci si perde letteralmente tra la simpatia e tenerezza dei piccoli e la passione che l’insegnante trasmette nello svolgere il suo lavoro. Un connubio perfetto tra didattica, storia e culture diverse che si incontrano, attraverso gli occhi puri ed innocenti dei bambini.
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