Accadde Oggi: il violento terremoto che terrorizzò la Calabria per tre giorni


“Ho due incubi notturni, il Vesuvio e il terremoto in Calabria. Sono queste le aree con maggiore criticità dal punto di vista della protezione civile. Il Vesuvio e la zona dei Campi Flegrei sono l’area più rischiosa al mondo, non tanto per la pericolosità del vulcano in sé, ma per la concentrazione delle popolazione”: ecco le imminenti dichiarazioni del capo della protezione civile molto preoccupato ed in ansia per le zone indicate.

Alla luce di tali dichiarazioni, nonostante siano passati ben 377 anni, ricordiamo un tragico evento del 27 marzo del 1638, ovvero il terremoto di magnitudo 6,8 che devastò molti paesi della Calabria. Alle 22 circa furono colpite in particolare le seguenti zone: l’area dell’alto Crati, le pendici della Sila, la Valle del Savuto ed alcuni centri sulla costiera tirrenica, a Nord del Golfo di Sant’Eufemia. Letteralmente rase al suolo: Santo Stefano di Rogliano, Grimaldi, Motta Santa Lucia, Marzi e Carpanzano, Martirano, Rogliano, comprese Reggio Calabria e Maratea.

A seguire, il 28 marzo, ci furono altre scosse che provocarono danni lungo il Golfo di Sant’Eufemia e le Serre Occidentali. Situazione particolare per Nicastro, dove morirono 3.000 mila persone.


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