Università L’Orientale: cinque buoni motivi per sceglierla oppure no!


L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” è la più antica scuola di sinologia ed orientalistica in Europa, trasformatasi man mano nell’attuale ateneo diviso in tre dipartimenti: Asia Africa e Mediterraneo, Scienze umane e sociali, Studi letterari, linguistici e comparati. Naturalmente il dipartimento più frequentato resta quello di ambito linguistico che ha conferito a L’Orientale un prestigio che va avanti ormai da secoli e che spinge numerosi studenti napoletani, italiani e stranieri a venire a studiare qui. Ma è sicuro che il prestigio sia effettivo o è soltanto una nomea? Anche soltanto dalle pagine Facebook dell’università è possibile intuire che vi sono molti disagi, dunque ecco cinque motivi per scegliere o non di studiare a L’Orientale.

Ok

 

Qui le ragioni per scegliere:

1) I docenti risultano essere molto preparati, quindi trasmettono la propria erudizione mediante corsi e seminari utili ai fini dell’esame ma anche dell’arricchimento personale dello studente, in modo da trasmettere una passione personale e professionale.

2) L’indiscutibile prestigio dell’università, in quanto più antica scuola di lingue orientali in Europa, ha sviluppato un’indubbia esperienza nel settore e ha preparato anche nomi illustri nel campo della traduzione. Un nome? Giorgio Amitrano, noto per essere traduttore dei romanzi dell’autrice giapponese Banana Yoshimoto.

3) La possibilità di scelta dei corsi è abbastanza ampia e moderna. Infatti, anche i corsi di scienze umane e sociali danno particolare importanza alla lingua come marcia in più nel mondo del lavoro, avvalendosi dei docenti dei corsi di lingua. Inoltre, gli studenti di lingue hanno la possibilità di scegliere corsi maggiormente incentrati sulle tecniche di traduzione o curriculum forse più completi comprendenti materie linguistiche, ma anche letterarie e umanistiche, ad esempio la filosofia o la storia dell’arte, in modo da lasciare aperta una porta per un’eventuale scelta di facoltà di lettere alla specialistica.

4) Come già detto, L’Orientale è frequentata da studenti napoletani, italiani e non solo. Ciò dimostra quindi che, nonostante i problemi, la nostra università continua ad essere un’importante istituzione di cui si dice bene, sennò non si spiega il gran numero di studenti fuori sede che decidono di trasferirsi qui. Inoltre questa è un’importante occasione per gli studenti italiani che hanno l’opportunità di confrontarsi e di conoscere colleghi madrelingua, con cui poter mettere in pratica gratuitamente le conoscenze anche aldilà del contesto universitario.

5) …E infine c’è la possibilità di vivere personalmente la città di Napoli e le sue bellezze in modo da unire utile e dilettevole. Per fare un esempio pratico, gli studenti del corso di archeologia possono approfittare dei momenti liberi per visitare in maniera approfondita Napoli. Ad esempio, coloro che frequentano maggiormente la sede di Corigliano si trovano vicini a Napoli sotterranea: quale occasione migliore per conciliare le due cose?

NO

Ecco invece le note dolenti:

1) Gli orari delle lezioni sono mal distribuiti: vi sono accavallamenti tra più corsi, magari anche importanti, giorni pieni o altri “troppo vuoti”, troppe ore di spacco o.. ritmi serrati da far impazzire anche il più irriducibile de secchioni!

2) La proverbiale disorganizzazione dell’università: dai docenti che non pubblicano in tempo avvisi per comunicare ritardi o assenze a lezioni e corsi, per passare ai troppi impegni del personale addetto alle informazioni, che invece sarebbe utile per chiarire alcuni punti che il tanto famigerato sito non chiarisce sempre alla perfezione, alle odissee che gli studenti vivono per laurearsi: docenti che saranno assenti il giorno della discussione della tesi e che avvisano quasi all’ultimo minuto, pergamene distribuite con anni di ritardo nonostante l’averle pagate puntualmente a tempo debito col bollo inserito nelle spese della domanda di laurea.

3) L’Orientale dispone di numeri di telefono ed email con cui poter contattare la segreteria, il polo didattico e gli altri addetti al servizio del pubblico ma ciò è solo teorico, infatti, le telefonate hanno poche probabilità di risposta e le email ricevono raramente risposta per non dire mai.

4) L’università dispone di un sito internet che, almeno in teoria, dovrebbe agevolare lo studente ad esempio nel prenotarsi comodamente da casa per un esame ma il suddetto sito presenta puntualmente dei guasti che impediscono l’accesso alla pagina o alle normali funzioni, quindi si è costretti a ritagliarsi almeno una mezza giornata di tempo per andare di persona al polo didattico per risolvere il problema quanto prima poiché l’iscrizione ad un esame può avvenire in determinati tempi e ciò può divenire invalidante per chi deve venire da lontano per un imprevisto che non dovrebbe esistere, o perlomeno non così spesso.

5) Un altro aspetto negativo è la burocrazia, ovvero tempi, procedure e propedeuticità abbastanza lunghi. Ponendo un esempio pratico, al corso di lingue, letterature e culture dell’Europa e delle Americhe i tre esami delle rispettive lingue e letterature scelte sono propedeutiche a seconda dell’anno e spesso accade che – soprattutto in inglese – si finiscono tutti gli esami tranne un paio che fanno rimandare la laurea di molto, con conseguente pagamento tasse complete. E’ vero che chi si iscrive a lingue deve dare la priorità ad esse ma agli occhi di moltissimi appare ingiusto potersi laureare dopo sei mesi o addirittura un anno solo per pochissimi esami per insufficienza di date messe a disposizione.


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