Figlia dell’ex presidente Zinzi aggredita e torturata in casa


Alle 12 circa di questa mattina, a Caserta, degli uomini, dallo spiccato accento straniero, hanno fatto irruzione nell’appartamento di Maddalena Zinzi, figlia dell’ex presidente della provincia Domenico Zinzi. Nell’appartamento, in via Giotto, si trovavano la Zinzi, la colf, un’amica e la figlioletta di 3 anni. Nonostante le donne non avessero opposto alcuna resistenza, i rapinatori hanno iniziato a pestarle e minacciarle per avere le chiavi della cassaforte, arrivando persino a minacciare la bambina.

Le violenze sono durate per circa due ore: gli aggressori hanno messo a soqquadro la casa, preso tutta la roba di valore e poi se ne sono andati legando le donne. Liberatasi, Maddalena è riuscita a chiedere aiuto a fratello Giampiero, consigliere regionale di Forza Italia appena eletto, che ha avvisato le forze dell’ordine ed è stato il primo ad arrivare sul posto:“Per fortuna ora mia sorella si sta riprendendo, ma è stata un’aggressione di inaudita violenza. –  ha commentato a caldo – Erano persone che sembravano conoscere bene abitudini e luoghi di famiglia.”

Un’aggressione, quindi, che sembrerebbe essere stata progettata a lungo studiando gli orari e le abitudini della donna. Non si spiega nemmeno la serie di violenze perpetrate, considerata anche la non pericolosità delle donne e il loro stato di paura e impotenza. La Zinzi è attualmente ricoverata in ospedale per le ferite riportate ed è stata sottoposta a una Tac.


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