De Magistris e la legge Severino. Oggi può essere di nuovo sospeso!


Giuristi e politici a confronto. Spesso sono anche maldestri i tentativi di spiegazione. Comprensione per i comuni mortali ridotta all’osso. La Legge Severino, nuova di zecca, presenta dei lati oscuri, delle parti che si prestano a diverse interpretazioni. Così dicono dalla parti di Montecitorio.

In questo marasma generale ci sono finiti nei guai fino al collo anche Vincenzo De Luca, neo governatore della Regione Campania, e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il loro destino potrebbe essere identico ma i motivi che li ha resi “sospendibili” attengono a fatti e circostanze decisamente diversi.

Per quanto riguarda il primo cittadino della città partenopea, la storia sembrava potersi concludere lo scorso 30 ottobre quando il Tar della Campania decise di accogliere il ricorso di De Magistris. Incappato nella sospensione per la condanna in primo grado nella ormai famosa vicenda denominata Whynot, il tribunale amministrativo decise di rinviare gli atti alla Corte Costituzionale, che dovrà esprimersi sulla non manifesta infondatezza degli articoli 10 e 11 della legge Severino, rimettendo al suo posto De Magistris.

Ma in attesa della decisione al vaglio della Suprema Corte, il “perseguitato” sindaco di Napoli dovrà sottostare al provvedimento, che arriverà oggi, del Tribunale Ordinario, unico e legittimo padrone della competenza sui ricorsi contro la sospensione. A prendere tale decisione fu, lo scorso 26 maggio, la Corte di Cassazione in seguito alla istanza proposta dal Movimento in difesa del cittadino.

L’ennesimo capitolo riguardante l’applicazione delle Legge Severino si completerà quest’oggi. A quando le prossime puntate della fiction “politica italiana”?


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