Nel napoletano è lotta ai “botti” illegali: arresti e quintali di sequestri


La lotta contro i fuochi d’artificio illegali e a chi li vende di contrabbando è iniziata ormai da settimane. Ovviamente, più si avvicina Capodanno, più l’attenzione delle forze dell’ordine si concentra sul togliere dalla circolazione il maggior numero di “botti” per evitare le solite tragedie che avvengono per simili usanze.

Secondo quanto riporta il Mattino, un 33enne napoletano è stato arrestato ad Ercolano perchè trovato in possesso di 400 “Dabolik”, circa 25 kg di polvere da sparo in ordigni artigianali pericolosissimi. Sempre ad Ercolano i carabinieri hanno sottoposto ad arresto altre cinque persone con la stessa accusa: questa volta 1000 ordigni denominati “Rendini”.

A Volla, invece, un 50enne aveva trasformato il suo garage in un punto vendita per 20 kg di polvere da sparo, mentre altri 15 kg sono stati rinvenuti in un’altra abitazione. La Polizia, invece, ha sequestrato ben 148 kg di fuochi d’artificio “killer” posseduti da un 55enne, precisamente 180 “Tronetti” e 125 “Cobra”. Sotto sequestro anche numerose bancarelle che invadono abusivamente le strade per vendere “botti” minori, per i più piccoli. Insomma, nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, sembra che le persone siano ancora ostinate a non voler rinunciare ad un rumoroso inizio d’anno, incuranti dei rischi e dei danni che uno solo di quegli ordigni potrebbe causare a loro stessi o a qualche malcapitato.


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