Cimitero dei Colerosi di Barra, dopo l’abbandono parte la manutenzione e bonifica


In seguito all’emanazione dell’editto di Saint Cloud e all’editto borbonico del 1817, che impose di seppellire i defunti, specialmente quelli morti a causa di malattie infettive, nei cimiteri lontani dalle mura urbane, a Barra fu costruito il Cimitero dei Colerosi. Questo camposanto fu realizzato per ospitare le numerose vittime dell’epidemia di colera che colpì Barra, Portici, San Giorgio a Cremano e San Giovanni a Teduccio, nel XIX secolo. Fra i deceduti ci fu anche il famoso fisico Macedonio Melloni, ideatore dell’Osservatorio Vesuviano, che morì l’11 agosto 1854.

Dopo tanti anni di abbandono, domani inizieranno presso il Cimitero di Barra lavori di manutenzione e bonifica che interesseranno l’intero complesso. Dato che l’ultimo intervento di pulizia è avvenuto nel 2006, le operazioni di restauro riguarderanno soprattutto la ricostruzione di parte della cinta muraria, danneggiata in più punti, l’eliminazione della vegetazione ruderale, che la ricopre completamente, e la rimozione di rifiuti speciali, quali lastre ed elementi di amianto e vetroresina, che occupano il territorio. Saranno presenti all’avvio dei lavori l’assessore al Patrimonio e Cimiteri, Alessandro Fucito, e il Dirigente del Servizio cimiteri cittadini, Andrea De Giacomo.


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