Come per il caso del diciassettenne gambizzato a Cavalleggeri domenica sera, all’esterno del bar di proprietà di suo nonno. Il ragazzo, “come si usa in questo ambiente”, non si è lasciato intimorire dall’aggressione a colpi di pistola, ma anzi ha contro-minacciato i suoi aguzzini: “Massa di infami, mi avete solo graffiato ma noi cammineremo sempre a testa alta mentre voi la testa alta l’avete solo quando camminate con gli infami come voi”, ha scritto sul suo profilo Facebook. Una frase e una foto, che lo ritrae con il dito medio alzato e sullo sfondo un letto d’ospedale. Sono passate appena cinque ore dall’aggressione.
È un dettaglio che abbrutisce ancora di più l’ennesima storia di violenza ai danni di un adolescente, che non conosce risposte diverse se non quella del “ricambio con la stessa moneta”. Le indagini sulla vicenda, comunque, continuano. Il ragazzo è figlio di un pregiudicato e l’agguato ai suoi danni potrebbe inquadrarsi nell’ennesima faida tra clan.