Furto nel Santuario di Montevergine, l’appello di Luxuria: “Donate oro a Mamma Schiavona”


Ha scosso non soltanto i campani il furto di oro e gioielli prelevati dall’interno del museo Abbaziale del Santuario di Montevergine, in provincia di Avellino. Un vero e proprio sacrilegio che prende spunto anche da recenti film come ‘Caccia al Tesoro’ di Vanzina.

Da una teca posta sul muro sono state portate via alcune parure in oro e pietra, che fanno parte dell’ampio patrimonio degli ex voto donati nel corso dei secoli dai fedeli. Un semplice foro alla base della teca e in un lampo il tesoro non c’è più. La Madonna, conosciuta dai fedeli come Madonna Nera o Mamma Schiavona, è la protettrice della comunità lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender). Per questo, Vladimir Luxuria, sempre attenta alle tematiche sociali, ha voluto lanciare un video messaggio attraverso il suo profilo social.

Queste le sue parole:

“Che cosa potrei dire agli autori di questo furto ignobile degli ori di Mamma Schiavona, donati da parte di pellegrini con tanto sacrificio ed esposti nel museo dell’abbazia e visitabili da tutti. Posso dire loro che per quanto vile denaro riusciranno ad ottenere dalla vendita di quest’oro, non riusciranno mai ad avere il loro vero valore. Perché quell’oro è pieno delle speranze, della fede e delle preghiere di color che sono capaci di donare. 

Faccio un appello a tutte le mie amiche trans, lesbiche e gay che anche il prossimo anno il 2 febbraio andranno da Mamma Schiavona per la Candelora. Ognuna di noi, per quello che può, porti un piccolo oggetto d’oro da donare a Mamma Schiavona per chiederle scusa da parte loro“.  

 

LA LEGGENDA – La Madonna è ritenuta la protettrice della comunità Lgbt per una leggenda del 1200. Si narra che due uomini, accusati di omosessualità, furono legati ad un albero al freddo e senza cibo, per farli morire di stenti. Un estremo supplizio vista anche la presenza di lupi nella zona. I due furono salvati da ‘Mamma Schiavona’ e il miracolo fu visto come un segno di tolleranza da parte della Madonna che da quel momento fu venerata dagli omosessuali.


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