Coronavirus, i morti salgono a 10. Oltre 300 i contagi, in Sicilia 3 casi


Salgono a dieci il numero di persone morte dopo aver contratto il coronavirus. Ad annunciarlo è il commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa.

Una conferenza che è possibile seguire in diretta e nella quale sono stati annunciati 322 casi, 39 in più rispetto all’ultimo bollettino delle ore 12. Le tre nuove vittime hanno tutte più di 80 anni. Si tratta di due uomini di 84 anni e di 91 anni e di una donna di 83 anni. Il virus infatti colpisce principalmente le persone anziane. Le altre sette vittime infatti erano cinque uomini, rispettivamente di 62, 78, 80, 84 e 88 anni. E due donne di 68 e 76 anni. Quasi tutte soffrivano già di altre patologie o avevano un tumore e sono residenti in Lombardia.

Come spiegato da Giovanni Rezza, dell’Istituto superiore di Sanità, il tasso di mortalità è più alto per le persone anziane che solitamente vengono difese dai vaccini antinfluenzali. Il paziente uno di 38 anni dimostra che c’è stata una circolazione precedente di una o due settimane in quella zona. Il paziente zero affetto da coronavirus non è stato trovato perché nella maggior parte dei casi la malattia non ha molti sintomi e quindi è difficile individuare i contagi.

Nel dettaglio i casi di contagi di coronavirus per Regione sono:

In Lombardia 240 casi, in Veneto 43, in Emilia Romagna 26, in Piemonte 3, nel Lazio 3. In Sicilia i casi sono saliti a tre (oltre alla donna ricoverata in ospedale a Palermo altri due componenti della comitiva che veniva da Bergamo sono risultati positivi). In Toscana 2, in Liguria 1 ad Alassio proveniente dal lodigiano e a Bolzano 1. Tantissime le prove di laboratorio, oltre 8 mila e 600 tamponi fatti sulla popolazione. Aumentano i controlli, sono oltre due milioni i passeggeri controllati negli aeroporti con nessun caso trovato positivo.

Come dichiarato da Borrelli:

“Le Regioni non compreranno mascherine indipendentemente. Ogni amministrazione ha una scorta ma quando finiranno per evitare concorrenze e speculazioni abbiamo pensato un obbligo per i produttori di dichiarare la capacità giornaliera. Noi compreremo attraverso il dipartimento della Protezione Civile e invieremo il materiale dove serve”.

A queste va aggiunte la persona guarita che è il ricercatore già dimesso dall’Ospedale Spallanzani di Roma.

 


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