Omicidio di Nicholas, arrestati i due sospettati. “Non volevamo ucciderlo”


I due ragazzi sottoposti a fermo per l’omicidio di Nicholas Di Martino, 17enne di Gragnano, sono stati ora arrestati. Il gip del tribunale di Torre Annunziata, Valeria Campanile, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, convalidando il fermo.

Questa mattina è in programma l’autopsia sul corpo della vittima, che getterà ulteriore luce sulla vicenda. Nel frattempo i due giovani sospettati dell’omicidio di Nicholas hanno rilasciato una dichiarazione spontanea, riportata dal Mattino, affermando che non era loro intenzione uccidere il 17enne. “Sono stato aggredito”, ha affermato uno dei due. “Langellotti mi ha afferrato per il collo, l’ho accoltellato per liberarmi”.

Le indagini proseguono, ma il dolore per una vicenda così assurda non può essere cancellato. I familiari e gli amici della giovane vittima chiedono giustizia, e hanno aperto una pagina Facebook chiamata proprio “Giustizia per Nicholas“. Uno dei ultimi appelli pubblicati, rivolto in particolare al premier Conte, ha lo scopo di smentire tutte le voci che collegherebbero il giovane Nicholas Di Martino alla criminalità organizzata:

Hai dedicato un post al presidente Conte, dove hai detto ‘fiero di essere Italiano con un presidente come te’…
Oggi anche noi chiediamo al Presidente Conte che ti venga fatta giustizia…. perché non eri un criminale, un mafioso, come stanno dicendo alcuni articoli.

Dovrebbero solo VERGOGNARSI, eri un ragazzino di 17 anni esuberante come qualsiasi altro ragazzino, avevi DIRITTO a VIVERE e non meritavi di essere ucciso da quelle BESTIE FEROCI… Noi tutti urleremo perché ti venga data giustizia“, conclude il post.


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