Dottoressa aggredita a Lago Patria ha un infarto: non potrà più lavorare
Lug 19, 2020 - Martina Di Fraia
Le aggressioni al personale sanitario non solo si fanno sempre più frequenti, ma hanno conseguenze anche più drammatiche di quelle che immaginiamo. È il caso della dottoressa aggredita una settimana fa al Lago Patria, presso la postazione Varcaturo SAUT, che a quanto pare è stata colpita da un infarto.
La dottoressa in questione stava prestando soccorso a una paziente quando è stata aggredita. Per la vittima purtroppo non c’era nulla da fare: erano già presenti le macchie ipostatiche e pare ci fossero segni di strangolamento sul collo. Nel momento della dichiarazione del decesso, però, uno dei parenti si è scagliato contro la dottoressa del 118, schiaffeggiandola più e più volte.
A rendere nota la vicenda era stata l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che oggi comunica anche un’altra notizia sconcertante. “Raccontiamo oggi una triste conseguenza dell’aggressione avvenuta il 12 luglio a Lago Patria, a carico della postazione 118 ‘Varcaturo SAUT’“, si legge in un post della pagina.
“Sembra infatti che la collega aggredita, in seguito alla brutalità del gesto, abbia avuto un infarto. L’amara scoperta è stata fatta quando il medico, subito dopo l’aggressione, si è recato in PS per farsi refertare per le lesioni ricevute: alle analisi del sangue è uscita la Troponina alta!”.
Il dosaggio della troponina può essere utile a predire un infarto, e sembra fosse questo il caso della dottoressa aggredita a Lago Patria. “La collega, il giorno dopo, è stata immediatamente sottoposta ad intervento per 2 bypass per un’ostruzione del 75%. In definitiva ai pugni e al trauma costale si aggiunge un danno permanente ed un’inabilità al lavoro! UN MEDICO 118 IN MENO ALLA NAPOLI 2!
Quando non rischi la vita per le botte la rischi per altro! Facciamo il nostro più sentito “in bocca al lupo” alla collega, a lei auguriamo una ripresa velocissima, a noi resta l’amaro in bocca. Prima o poi qualcuno di noi ci lascerà la pelle! Forse allora ci saranno le dovute tutele?”, conclude il post.