Napoli, morti dopo il vaccino Astrazeneca: “Non erano dosi del lotto bloccato”


Ieri il lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid è stato sospeso precauzionalmente dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dopo un decesso sospetto avvenuto in seguito alla somministrazione. Anche Danimarca, Norvegia e Islanda hanno sospeso in via precauzionale l’utilizzo del vaccino AstraZeneca in attesa di avere informazioni più chiare sul rischio di effetti collaterali potenzialmente seri.

Al momento però non ci sarebbe nessuna correlazione tra le morti avvenute in Italia post vaccino e nemmeno le trombosi avvenute nei Paesi del Nord Europa.

Nel frattempo però i Carabinieri del Nas stanno sequestrando in tutta Italia le dosi del lotto sospeso precauzionalmente dall’AIFA. A Napoli i Carabinieri hanno fatto irruzione alla Mostra d’Oltremare per sequestrare i sieri sospetti.

Ed è proprio nel capoluogo campano che sono avvenuti episodi controversi legati alla somministrazione del vaccino. Il primo riguarda la professoressa Annamaria Mantile, deceduta pochi giorni dopo l’iniezione del vaccino. Le indagini e l’autopsia sul suo corpo hanno però escluso qualsiasi legame, anzi la causa della sua morte è stata accertata in un infarto intestinale. Ancora in corso invece gli accertamenti sul corpo di Vincenzo Russo, bidello di Acerra in una scuola di Casalnuovo che il giorno dopo la somministrazione del vaccino è deceduto improvvisamente.

Ansa però, da fonti interne all’Asl Napoli 1, fa sapere che “sia la vaccinazione della docente che quella di Russo sono avvenute in un periodo successivo ai giorni di febbraio in cui sono state impiegate le dosi del lotto ABV2856“.


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