Vaccino Sputnik V, possibili pressioni su impiegati per la sperimentazione: l’EMA avvia indagine


La Russia è stata la prima Nazione a presentare il proprio vaccino anti covid – Sputnik V – ma l’Europa non l’hai mai visto di buon occhio. D’altro canto però i Presidenti di Regione Zaia e De Luca (che ha recentemente comprato milioni di dosi) lo chiedono a gran voce per accelerare la campagna vaccinale ancora troppo ferma ai blocchi. L’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali attesa oggi da una decisione delicatissima sul vaccino AstraZeneca, avvierà la prossima settimana un’indagine per capire se i test clinici dello Sputnik V abbiano violato gli standard etici e scientifici. La notizia viene riportata dal “Financial Times“, citando alcune fonti vicine al dossier.

 

Il dubbio è che i russi abbiano portato avanti la sperimentazione del vaccino non in maniera etica, forzando i “volontari” e mettendoli sotto pressione dai loro superiori – per la maggior parte si parla di impiegati pubblici e militari. EMA proseguirà le sue indagini sull’accaduto e il destino del vaccino Sputnik V ma anche della velocità dell’immunizzazione di massa potrebbe dipendere da questo risultato.


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