12 novembre 2000, a Pollena Trocchia la camorra uccide Valentina Terracciano: aveva solo 2 anni


Era il 12 novembre del 2000 quando Valentina Terracciano, una piccolissima bambina di 2 anni, venne uccisa per mano della Camorra a Pollena Trocchia. La piccola Valentina si trova nel negozio di fiori dello zio, Fausto Terracciano.

Mentre è in braccio ai genitori, quattro sicari a bordo di una motocicletta scaricano una raffica di proiettili all’interno del negozio. È un regolamento di conti tra clan camorristi, uno dei tanti che tragicamente infestano la città. Obiettivo della sparatoria è il fratellastro di Fausto, Domenico Arlistico; ma Domenico non si trova, e la scelta ricade proprio su Fausto.

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Nella criminalità organizzata, infatti, funziona così: non importa che il bersaglio sia innocente o realmente colpevole, è sufficiente che sia consanguineo alla vittima prescelta. È quella che in gergo si chiama vendetta trasversale.

E infatti, in quell’esecuzione, ad essere colpiti sono i congiunti innocenti di Arlistico. Fausto è soltanto ferito lievemente, ma la piccola Valentina viene colpita da una pallottola alla testa. Morirà all’ospedale Santobono di Napoli dopo un giorno di agonia. Al funerale di Valentina vengono distribuiti confetti neri, simbolo di lutto di fronte all’ennesima vittima innocente che avrebbe soltanto dovuto giocare e crescere serena ma si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Uccidere però una vittima innocente, soprattutto bambina, è però il modo peggiore di richiamare l’attenzione dei media e dello Stato. È per questo che il clan Veneruso, responsabile dell’omicidio, si occupa anche di fare giustizia sommaria al suo interno; appena tre giorni dopo la sparatoria, sequestra i 4 assassini Carmine De Simone, Ciro Improta, Ciro Molaro e Pasquale Fiorillo, tutti poco più che ventenni, nel tentativo di eliminarli.

Molaro e Fiorillo, scampati alla vendetta per quel bersaglio sbagliato, si consegneranno alla polizia diventando collaboratori di giustizia; grazie alla loro testimonianza, saranno condannati all’ergastolo Gennaro Veneruso e Ciro Balzano come responsabili della morte di Valentina, di Improta e di De Simone.

Ci sono voluti più di 10 anni per avere giustizia ma, solo pochi secondi per far fuori una giovane e innocente vittima della criminalità organizzata.


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