Napoli, le mani della camorra sulle processioni religiose. Il pentito: “Appuntamenti con il boss in chiesa”


Le mani della camorra sulle funzioni e processioni religiose. Lo rivela un pentito, Teodoro De Rosa, che ha fatto parte dell’Alleanza di Secondigliano e secondo cui la criminalità impone a commercianti e abitanti comuni l’iscrizione a determinate associazioni religiose a titolo estorsivo, affinché il denaro così raccolto finisca poi nelle mani dei clan.

La camorra dietro le processioni religiose: la testimonianza del pentito

Il quotidiano Il Mattino riporta parte delle dichiarazioni rilasciate dal pentito ai magistrati. Secondo Teodoro De Rosa le questue in occasione della festa della Madonna dell’Arco vengono organizzate “già parecchi mesi prima della festa canonica, che cade intorno a Pasqua” poiché “commercianti nonché condomini devono versare obbligatoriamente come ‘pizzo’; è ulteriore rispetto alle somme a titolo estorsivo già imposte. Mi spiego: i condomini sono costretti a iscriversi all’associazione religiosa e per questo pagano una quota fissa; poi, devono versare la questua in occasione di ogni processione. Allo stesso modo, i commercianti versano sia la quota fissa sia all’associazione religiosa sia la questua in occasione del singolo rito”.

Riunioni di camorra in chiesa

Durante le suddette processioni, secondo il collaboratore di giustizia, sarebbero utilizzate delle bandiere recanti il nome del clan di riferimento, come Bosti, Contini e altri. Queste sarebbero conservate in alcune chiese, le quali sarebbero state a volte luogo prescelto per riunioni di camorra: “Si sono fatti anche appuntamenti di camorra in queste chiese – afferma De Rosa – Una volta io stesso ho accompagnato Patrizio Bosti (boss dell’Alleanza di Secondigliano, ndr) per un appuntamento con Giuseppe Ammendola nella chiesa di San Giovanni e Paolo. Il fatto risale a quando accompagnavo Bosti a firmare”.

Chiaramente si deve intendere che solo una parte delle processioni religiose, in particolare di quelle dedicate alla Madonna dell’Arco, sono influenzate dalla criminalità organizzata. Si deve distinguere caso per caso senza estendere l’infamia della connivenza con la camorra a tutte le funzioni. I clan usano il sentimento religioso del popolo per raccogliere denaro.


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