Flashmob per Veronica, in fin di vita dopo una stesa. Ruotolo: “I cittadini vanno difesi”


Flashmob, ieri mattina, in segno di vicinanza e solidarietà verso la compagna del titolare del ristorante Cala la Pasta di via dei Tribunali. La donna, Veronica, è stata raggiunta da alcuni colpi di pistola durante una stesa e adesso lotta tra la vita e la morte all’ospedale Cardarelli.

C’è però una Napoli che non sta in silenzio e reagisce: dai titolari, che hanno scelto di non piegarsi e restare aperti, decisi ad andare fino in fondo alla questione, ai tantissimi cittadini che sono scesi in strada contro la criminalità organizzata. Tra i presenti anche il senatore Sandro Ruotolo, che ha scritto su Facebook:

“Raffaele, Danilo, Fabio hanno scelto di restare a Napoli, di non andare via e di costruire tra i vicoli il loro futuro e coltivare la speranza di una città diversa. Hanno investito il Tfr del loro papà e partecipato al bando ‘Resto al sud’. Cosi è nato il ristorante in via dei Tribunali ‘Cala la pasta’. E domenica scorsa, su questa storia in discontinuità, è scesa la notte più buia. Veronica, in queste ore, lotta tra la vita e la morte. E loro, nonostante tutto, hanno denunciato gli aggressori. Una paranza violenta che minaccia e incute paura e tiene sotto scacco cittadini e commercianti, che vivono nella paura e diventa difficile denunciare”.

“Raffaele, Danilo, Fabio con l’associazione commercianti AForcella, invece, ci hanno messo la faccia. Questa è una storia che riguarda noi tutti. È una storia di una città che deve riprendersi il suo diritto al futuro. Occorre illuminare questo pezzo di via Tribunali. Non devono esistere più le ‘terre di nessuno’. Serve più presenza delle forze dell’ordine, l’estensione della Ztl, anche in questo pezzo di Decumano, e la videosorveglianza. La Camera di Commercio con il presidente Ciro Fiola si è resa disponibile nell’acquisto delle telecamere. Non è un costo ma un investimento, una sinergia tra privato e pubblico che potrebbe essere una strada veloce per lanciare un segnale alla gente, sempre più disorientata e sfiduciata”.

“Ciò che è accaduto a ‘Cala la pasta’ è un episodio da non sottovalutare, una spia seria di un fenomeno nuovo: quello dell’ideologia camorrista. Abbiamo fiducia negli investigatori e speriamo che in tempi brevi vengano identificati e fermati i violenti. Sarebbe bello vivere in un Paese dove non ci sia bisogno delle divise ma siamo di fronte a una nuova emergenza, l’ennesima, e occorrono le forze dell’ordine perché i cittadini, i tanti turisti, i commercianti vanno difesi concretamente. Più in generale alla complessità dei fatti occorre organizzare una risposta collettiva e collegiale. Tutti insieme dobbiamo costruire le risposte. Ci auguriamo che fino a quando non saranno colpiti i responsabili del raid di domenica sera, i titolari di ‘Cala la pasta’ siano adeguatamente protetti. Veronica, Raffaele, Danilo e Fabio sono l’oro di Napoli. Sono cittadini coraggiosi che hanno sfidato l’omertà, la paura e hanno denunciato. Loro sono già il nostro futuro”.


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