Ferite con l’acido, la zia si rende introvabile poi confessa: ma le prove dicono altro


Napoli – La ventenne sottoposta a fermo subito dopo l’aggressione con l’acido, avvenuta in corso Amedeo di Savoia, ai danni di due sorelle si era resa irreperibile subito dopo il raid ed al momento ha rilasciato dichiarazioni in contrasto con il quadro probatorio acquisito. A renderlo noto è l’Ansa.

Napoli, aggredite con l’acido due sorelle: l’indagata si era resa irreperibile

Le vittime hanno raccontato di esser state avvicinate da alcune donne ed una di loro avrebbe lanciato dell’acido sul loro volto. Nella giornata di ieri c’è stato un primo fermo: una ragazza, di poco più di 20 anni, nonché zia delle due sorelle, si sarebbe costituita dichiarandosi l’autrice del folle gesto.

L’ufficio inquirente partenopeo tramite una nota, diramata dalla Polizia di Stato all’Ansa, ha reso noto che l’indagata, subito dopo l’aggressione, si sarebbe resa irreperibile. Probabilmente consapevole di essere la principale indiziata si sarebbe poi recata in Questura per costituirsi.

La donna ha spontaneamente rilasciato dichiarazioni, allo stato non riscontrate, ma in contrasto con il quadro probatorio acquisito dagli investigatori della Squadra Mobile. Intanto è emerso che quella notte anche le vittime si trovavano in sella al proprio scooter quando sarebbero state letteralmente accerchiate dal branco che ha provocato ad entrambi gravi ferite. Stando alle prime ricostruzioni, l’indagata avrebbe aggredito le nipoti a causa di gravi dissidi familiari. Circa 20 giorni prima l’auto delle due vittime era stata data alle fiamme.


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