Arrestata la bella e spregiudicata “Circe” di Napoli


Una donna 40enne è stata arrestata per omicidio a seguito di uno dei suoi furti. La “Circe” di napoli era solita sedurre le sue vittime, accuratamente scelte, e dopo averle portate in un luogo più isolato le narcotizzava per poi derubarle insieme ad un complice. I dettagli su IlMattino.it

Lei, bella e spregiudicata, attirava le vittime e le narcotizzava, poi con un complice le rapinavano. In una circostanza hanno anche esagerato con il farmaco provocando la morte di un 50enne. Stamattina la “Circe” di Mondragone, Monica Voira, 40 anni, è stata arrestata dai carabinieri con il complice Vincenzo D’Angelo di 35 anni. Non si è mai fatta alcuno scrupolo ad esagerare nella somministrazione del potente ipnotico dato alle sue vittime. Ogni colpo è stato realizzato ricalcando in tutto e per tutto i precedenti. La vittima prescelta veniva accuratamente selezionata: uomo di mezza età e solo alla guida. Identico modus operandi: con la scusa di un passaggio e forte della sua bella presenza riusciva a salire a bordo.

In genere lei passeggiava sulla Domiziana, ma non con un atteggiamento da prostituta. Come una donna che avesse l’auto in panne o in ogni caso bisogno di aiuto. Quando qualcuno si fermava a chiederle se aveva bisogno di qualcosa lei chiedeva un passaggio con un pretesto.
Convinceva i malcapitati a trovare un posto riservato e offriva loro un drink. Nel bicchiere versava gocce di un potente ipnotico. Poi si appartava con la vittima di turno, quasi sempre in auto. Appena il narcotico faceva effetto entravano i azione i suoi complici che si impossessavano di quante più cose potevano.

L’accusa a loro carico è quella di morte come conseguenza di altro reato in relazione ad un omicidio colposo, rapine e lesioni personali anche gravi. Nel maggio scorso un uomo, un turista di Milano in vacanza in Campania, era stato adescato dalla donna. Dopo che lei lo aveva rapinato si era risvegliato ed era sceso dalla vettura in cerca di aiuto, ma era stordito e un’auto l’aveva investito e ucciso. Altri due uomini, rimessisi alla guida dopo aver subito la rapina dalla “Circe”, hanno provocato degli incidenti e sono rimasti feriti. Cinque i colpi finora attribuiti alla coppia diabolica. Altri due complici sono ricercati dai carabinieri del capitano Iacobone.


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