Due furti in 2 giorni, ristorante distrutto. Il proprietario: “Ho 28 anni e voglio chiudere”

Ristorante distrutto dai ladri: due furti in due giorni


Due furti in due giorni in un ristorante di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli. È disperato il titolare che, nell’arco di sole 48 ore, si è visto il locale distrutto a causa dell’accanimento di criminali ma anche dell’abbandono – di fatto – dei cittadini onesti e lavoratori da parte delle istituzioni.

Due furti in due giorni: ristorante distrutto dai ladri a Somma Vesuviana

L’imprenditore, un giovane di soli 28 anni, ha inviato le foto del ristorante distrutto al consigliere regionale Borrelli che le ha diffuse attraverso i social. “Sono un giovane imprenditore di Somma Vesuviana, ho i miei 28 anni compiuti da poco – ha scritto il ristoratore – Ti giro qualche foto, così forse riesco a rendere idea di ciò che noi commercianti stiamo vivendo. Passa la pandemia, passano i problemi quotidiani, passano i problemi legati all’energia elettrica dove siamo stati piegati in due senza essere aiutati. Ora ci ritroviamo ad essere derubati due giorni di fila, prima alle auto e poi al nostro esercizio commerciale. Sono giovane e ho tanto da lavorare ancora, soprattutto lavorare duro. Lo Stato poi non aiuta, non aiuta ad andare avanti con scarsa presenza in tutto. Un ragazzo a 28 anni, dopo 6 anni di attività, non dovrebbe mai pensare che l’unica strada da prendere è la chiusura della propria attività. Ci sentiamo sempre più soli”.

Cittadini lasciati soli, specialmente al Sud

Crisi economica dovute a pandemia e guerra, aiuti ampiamente insufficienti da parte dello Stato, pochi i soldi anche nelle tasche dei cittadini che possono spendere sempre meno comportando una diminuzione di guadagni per chi fa impresa, un territorio che già si trovava in condizioni economiche e sociali estremamente complicate. Il Mezzogiorno è l’area più povera d’Europa, in contrapposizione a un Nord che invece è tra le più ricche: una situazione ingiusta, insostenibile, che mette a dura prova la resistenza dei cittadini che continuano a scegliere di emigrare e condannare il Sud a svuotarsi.


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