Uccise il chihuahua Ketty con un calcio in testa: condannato a soli 4 mesi di carcere

Un chihuahua. Immagine di repertorio


Condannato a 4 mesi di carcere l’uomo che uccise brutalmente Ketty, una chihuahua nana, colpendola con un calcio alla testa.  Il Tribunale di Napoli Nord ha stabilito in primo grado la condanna a quattro mesi di reclusione, e il pagamento delle spese processuali, per il soggetto che a Frattamaggiore (Napoli) nell’estate del 2017 uccise la cagnolina. Il colpo alla testa fu così forte da farle sbattere la testa contro uno scalino dell’androne del palazzo dove viveva con il suo proprietario.

Condannato per avere ucciso il chihuahua Ketty con un calcio alla testa

Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che presentò subito una denuncia costituendosi parte civile e che ancora una volta sottolinea la necessità di una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per i reati contro gli animali.

“La perdita violenta della vita di Ketty vale solo quattro mesi di reclusione per chi si è macchiato di questo delitto, a quanto pare”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “È tempo di mettere mano a una riforma che renda più severe le pene per chi delinque contro esseri senzienti cui anche il nuovo articolo 9 della Costituzione riconosce l’esigenza di tutela. L’opinione pubblica non comprende l’esiguità di queste pene e non serve a nulla prometterne l’inasprimento nelle campagne elettorali se poi non si passa ai fatti”.

Una ragazzina di 12 anni fu testimone del fatto

Alla violenta uccisione di Ketty, raccontano le cronache, assistette una ragazzina di dodici anni che, sotto shock, avvisò il proprietario della cagnolina, regolarmente registrata e dotata di microchip. Sul posto si precipitarono gli agenti di una volante del Commissariato di Frattamaggiore, che risalirono all’uomo. Questo, che poco dopo si presentò negli uffici della polizia, cercò di giustificarsi dichiarando che quel piccolo cane di pochi chili aveva cercato di aggredirlo. Invece, grazie alla testimonianza della dodicenne, l’uomo è stato denunciato per aver cagionato la morte di un animale (articolo 544 bis del Codice penale), reato per il quale è stato portato a processo.


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