Scudetto e parte subito lo SputtaNapoli: il morto non c’entra nulla con la festa

Festa Scudetto a Napoli


Il Napoli vince lo Scudetto e parte subito lo SputtaNapoli a reti unificate per gettare ombra sulla gioia e la reputazione della città. Un uomo è infatti morto ieri sera, all’ospedale Cardarelli, per avere riportato delle ferite da arma da fuoco ed immediatamente la stampa – principalmente nazionale – ha cominciato ad associare il fatto ai festeggiamenti per la vittoria del tricolore.

Il Napoli vince lo Scudetto e parte lo SputtaNapoli a reti unificate

La vittima è Vincenzo Costanzo, di 26 anni, soggetto già noto alle forze dell’ordine. La sua morte non è legata assolutamente ai festeggiamenti, secondo quanto ha affermato il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, a SkyTg24: “La morte è assolutamente slegata rispetto ai festeggiamenti, non è connessa ai festeggiamenti. Quello che mi preme sottolineare è il senso di responsabilità dei napoletani: ieri c’era un divieto di circolazione ed è stato largamente osservato. C’erano dei varchi con uomini delle forze dell’ordine a presidiarli. La macchina dell’organizzazione ha funzionato”.

Sempre lo stesso copione: notizie inventate per denigrare la città

Così si è verificato ciò che sempre accade quando i napoletani sono in festa: sfruttare qualsiasi cosa, anche minima, per infangare un popolo finora condannato a vivere sapendo che in qualunque occasione ci sarà chi lo dovrà denigrare. Specialmente per i traguardi raggiunti dal Calcio Napoli, a dimostrazione di quanto sia vero che non si tratta solo di uno sport e che la vittoria tricolore è uno schiaffo soprattutto al razzismo anti partenopeo.

Questa parte della stampa, senza avere elementi tali da potere affermare che l’omicidio era connesso ai festeggiamenti, ha tuttavia trasmesso questa notizia. Infondata, infamante, sudicia.


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