Lukaku a Roma, madre aiuta il figlio a danneggiare l’auto: se questi sono i genitori…

Madre aiuta il figlio a danneggiare un'auto per assistere all'arrivo di Lukaku a Roma


Stanno facendo scalpore le immagini dei tifosi della Roma che hanno distrutto alcune auto nel parcheggio dell’aeroporto di Ciampino dopo esserci saliti sopra per scorgere in lontananza il nuovo acquisto del club giallorosso Romelu Lukaku.

Tifosi della Roma distruggono le auto: una madre aiuta suo figlio a salirci su

Cofani ammaccati, vetri rotti e tutto il corredo di immagini deprecabili che rimbalzano da ore sui social provocando l’oramai stantio sdegno del cyber-popolo. Nel dettaglio di una delle foto più condivise, si può chiaramente vedere la mano di una donna che mantiene la caviglia di un ragazzo. Si tratta presumibilmente della madre, preoccupata che il figlio non perda l’equilibrio mentre è in piedi sul tetto della vettura di uno sconosciuto assieme ai suoi compari. Tutto per assistere all’arrivo di Lukaku a Roma.

Se questi sono i genitori, la generazione ‘Z’ è rovinata

Un fotogramma diventato velocemente lo specchio non solo della follia vissuta in terra capitolina, ma di una generazione intera di genitori e figli. L’inequivocabile segno di come sia diffusa la totale mancanza di educazione civica da parte dei primi responsabili del futuro dei propri pargoli. Una madre che non impedisce al figlio di rovinare il bene di qualcun altro, presumibilmente a lavoro proprio in quell’aeroporto mentre un giovane sconosciuto danneggia il suo veicolo. Una madre che sostiene, che consente, che avalla l’illegalità. Una madre che dice ‘sì, puoi farlo, attento solo a non farti male‘. Un gesto apparentemente di poco conto che però racchiude in sé un terrificante significato.

Troppo facile sconvolgersi ed indignarsi per i drammi di Palermo e Caivano, troppo ingenuo pensare che ciò non possa avvenire nel nostro piccolo orto se non si cambia la rotta di questo degrado culturale e sociale così tangibile eppure così impercettibile. La classe genitoriale sta perdendo completamente di vista il proprio ruolo, in virtù di un autocompiacimento senza senso volto a voler sottolineare una modernità nei comportamenti che in realtà è solo maschera di enorme ignoranza e maleducazione.

Lo sdegno si manifesta per i drammi, poi tutto torna come prima

Ma che soprattutto mette in risalto la totale inconsapevolezza di madri e padri che non hanno compreso l’importanza della propria posizione nella società. Allo stato attuale, l’amara sensazione è che la generazione “Z” se la debba cavare da sola, con buona pace di quelli che provano a combattere questo triangolo di inciviltà-consumismo senza freni-degrado culturale che è diventato il perimetro della nostra epoca.

Una società bigotta che manifesta sdegno nei giorni pari solo per i drammi main-stream, ma che una volta scrollata tutta l’homepage torna ad indossare panni da ego-maniaci pronti a tutto pur di mostrare al mondo reale o virtuale che sia la propria furbizia, il proprio saper vivere, il proprio modo di stare sulla terra sempre un passo avanti agli altri a tutti i costi. Il degrado giovanile è sotto gli occhi di tutti, rimediare è già quasi impossibile. Qualcuno fermi questa giostra dell’orrore.


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