Da Selvaggia Lucarelli a Giusy Savarino: “Il Nord non avrebbe aspettato il Sud per ripartire”


L’avvento della pandemia sembra aver accentuato ancor di più lo scontro nord-sud. Sono ormai noti a tutti i siparietti inscenati in tv sulla presunta inferiorità dei meridionali, inaugurati da Feltri e proseguiti da altri giornalisti e conduttori. Adesso, però, sembra emergere un problema ancor più importante e che si lega all’aspetto economico.

Il Coronavirus ha messo in ginocchio l’intera economia italiana. In particolare, al sud, già carente dal punto di vista occupazionale, si spera di mettere fine quanto prima al lockdown proprio per necessità lavorative.

Da qui, si fa strada il malcontento dei meridionali in quanto il sud, pur non registrando l’enorme numero di contagi e decessi che hanno interessato il nord, continua a vivere in un regime di restrizioni ritenute soffocanti per la ripresa economica.

Alcuni propendono per l’adozione di provvedimenti differenziati per nord e sud, commisurati all’entità dell’effettivo pericolo che incombe e che, come ben noto, ha interessato soprattutto il settentrione.

Sulla questione sono intervenuti anche alcuni esponenti del mondo dello spettacolo e della politica, chiedendosi se, a situazioni invertite, il nord avrebbe agito in egual modo.

Tra questi, Selvaggia Lucarelli che, con un post su Facebook, ha avanzato l’ipotesi secondo cui se il contagio avesse interessato maggiormente Molise e Basilicata anziché Lombardia e Piemonte, di certo il resto d’Italia non sarebbe rimasto bloccato ad aspettarle.

Sulla stessa scia, Giusy Savarino, deputato regionale di “diventerà bellissima” che, sulla sua pagina Facebook, ha condiviso le dichiarazioni rilasciate a www.livesicilia.it.

“Serpeggia in tanti un dubbio: ma in posizioni invertite, se la Lombardia avesse avuto i dati di contagi, di decessi, di guariti che ha la Sicilia, ci avrebbero aspettato? Questa è la domanda che pongo al Presidente Conte e ai tanti deputati eletti al sud che lo sostengono” – ha affermato l’esponente del movimento di Musumeci.

Ha poi proseguito dicendo: “Il popolo del sud non ha le garanzie lavorative del nord. Noi viviamo di turismo, prodotti agricoli di qualità, eccellenti vini, artigianato, piccole imprese che vogliono e devono ripartire subito! Conte non può avere paura delle reazioni del potente nord e così ammazzare economicamente il sud.”

“La verità è che noi siamo stati bravi. Per una volta vogliamo essere noi del sud volano dell’economia italiana e Conte non può negarcelo, ci faccia ripartire!”.

Dunque, lo scontro nord-sud continua e inizia a spostarsi su aspetti molto più incisivi. Nel frattempo le restrizioni previste per la fase 2 continuano a riguardare ugualmente tutto lo stivale.


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