Piano Colao, i 6 macro obbiettivi per far ripartire l’economia italiana


Piano Colao – ripartire nella fase 3. Dopo mesi di lockdown è ripartita la fase 2 e pian piano il paese sta cercando di tirarsi fuori da una crisi molto profonda, sia sanitaria che economica. Turismo, lavoro, ambiente, sono alcuni degli argomenti su cui ha lavorato la task force di Colao nel piano di rilancio per l’Italia nella fase 3.

Un documento in totale di 121 pagine contenente 6 macro-settori e altrettanti obbiettivi. Tre gli obiettivi trasversali del documento, che compaiono sulla copertina del testo: “digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione”.

Coronavirus, bollettino nazionale 8 giugno

Rinviare saldo imposte 2019 e acconto 2020 – Rinviare il pagamento dell’imposte sui redditi di giugno-luglio. E’ una delle proposte contenute nel capitolo “imprese e lavoro motore dell’Economia” del Piano Colao con le “iniziative per il rilancio Italia 2020-2022”. La proposta chiede di “differire (quanto meno per le imprese che lo richiedono) il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 al suo ricevimento”.

Riforma congedi parentali, indennizzi a 60% – “Avviare la riforma dei congedi parentali indennizzandoli almeno al 60%, individuando forme di supporto pubblico, per incentivarne l’utilizzo specie da parte maschile ed estendere i congedi di paternità a 15 giorni”-

Escludere Covid da responsabilità penale – Escludere il ‘contagio Covid-19’ dalla responsabilità penale del datore di lavoro per le imprese non sanitarie e neutralizzare fiscalmente, in modo temporaneo, il costo di interventi organizzativi per l’adozione dei protocolli di sicurezza; definire e adottare un codice etico per la P.a. sullo smart working; consentire (in deroga temporanea) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.

Agevolazioni fisco per operatori turismo – “Dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021, incentivando gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale (ad es. defiscalizzazione contributiva in caso di assunzione, aumento delle agevolazioni rispetto agli extra costi dovuti alla sanificazione, incentivi alla riapertura)”.

Accelerare sul 5G – Accelerare lo sviluppo delle reti 5G anche prevedendo di escludere l’opponibilità locale quando protocolli nazionali sono rispettati. È quanto indica il piano Colao in cui si evidenzia per questo la necessità di “adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio”.

Aumentare accesso turismo, da Av a aeroporti – “Migliorare l’accessibilità del turismo italiano, investendo nei collegamenti infrastrutturali chiave relative alle aree/poli turistici ad alto potenziale e ad oggi mancanti, potenziando le dorsali dell’Alta Velocità, alcuni aeroporti turistici minori e la logistica intermodale per le città d’arte”. Lo prevede il capitolo “Turismo, Arte e Cultura” del piano Colao. Tra gli interventi si sottolinea lo sviluppo dell’Av sulla dorsale adriatica (Bologna-Taranto), e il completamento dell’alta velocità sulla dorsale tirrenica, in modo che arrivi fino in Sicilia”.

Passaggio ai pagamenti elettronici – Incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici (nella P.a., negli esercizi commerciali e soprattutto nei servizi e prestazioni). Lo prevede il Piano Colao in materia di imprese e lavoro. Le azioni specifiche suggerite per raggiungere l’obiettivo sono: deduzioni/detrazioni Irpef, lotterie instant win, credito d’imposta per gli esercizi e accordi con il sistema bancario per la riduzione delle commissioni. Per favorire il passaggio ai pagamenti elettronici, inoltre, si suggerisce di rendere effettive ed eventualmente inasprire le sanzioni per gli esercizi commerciali e servizi privi di Pos o con Pos non funzionante. Si indica infine di scoraggiare l’uso del contante per somme rilevanti attraverso la riduzione di limiti ai pagamenti in contanti nonché disincentivi al ritiro e all’utilizzo dei contanti.

Troppe lacune, colmare gap digitale – Lanciare un programma didattico sperimentale per colmare il gap di competenze e skill critiche (capacità digitali, problem-solving, finanziarie di base) che vede l’Italia al 26/o posto in Europa su 28 Paesi per le competenze digitali della popolazione. Il sistema formativo tradizionale, si legge, “presenta lacune significative per quanto riguarda le competenze innovative”. Ad esempio, solo il 20% degli insegnanti ha effettuato corsi formativi in materia di alfabetizzazione digitale e il 24 % delle scuole manca ancora di corsi di programmazione.

“Reddito” ad hoc per donne vittima di violenza – Un “contributo di libertà”, vale a dire una un contributo “pubblico tipo reddito di Emergenza e/o Cittadinanza che garantisca loro un supporto iniziale, da destinare a spese di sussistenza, alloggio, mobilio, salute, educazione e socializzazione dei figli, corsi professionali, vita autonoma” per le donne vittima di violenza. E’ una delle azioni individuate dal piano Colao. Tra le altre misure utili vengono poi individuate: l’erogazione di “incentivi per l’assunzione e la creazione di una Rete di Imprese contro la Violenza, ad adesione volontaria, per un confronto sullo sviluppo di politiche ed azioni aziendali in favore sia delle donne inserite grazie al programma sia di ogni lavoratrice eventualmente esposta a forme di violenza in ambito domestico”.


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