Nasce la Rete Imprenditori Sud contro lo scippo del Recovery Fund: 142 miliardi già dirottati al Nord

Vincenzo D'Agostino e Raffaele Cariglia, fondatori della Rete Imprenditori Sud


Dopo la rete Recovery Sud, costituita da circa 600 sindaci che si oppongono allo scippo al Sud del Recovery Fund, nasce con lo stesso scopo anche la Rete Imprenditori del Sud. L’Italia ha ricevuto dall’Unione Europea, in media, il doppio dei finanziamenti del Recovery per ridurre il divario tra le aree del Paese: al Mezzogiorno doveva essere destinato il 70% dei 209 miliardi, i quali sono stati ridotti al 40% dal governo Conte, taglio è stato confermato dal Governo Draghi. Non solo, grazie a uno studio del professor Viesti è stato evidenziato come manchino all’appello, nei documenti ufficiali del Governo, altri ben 82 miliardi per una rapina complessiva di 142 miliardi, soldi che troveremo con ogni probabilità dirottati al Nord. A meno che con un miracolo non si riesca a recuperare almeno parte di quella somma, miracolo che però deve essere compiuto grazie all’azione concreta e compatta dei cittadini meridionali.

La Rete Imprenditori del Sud (RIS) è sorta grazie all’iniziativa di due imprenditori meridionali, il calabrese Vincenzo D’Agostino e il pugliese Raffaele Cariglia, raccogliendo in pochi giorni già un centinaio di adesioni. L’obiettivo è formare una sorta di Confindustria del Mezzogiorno che porti all’attenzione delle istituzioni i problemi del fare impresa al Sud, dato che nella Confindustria “autentica” gli imprenditori meridionali sono circa il 7% ed il loro peso politico è praticamente nullo. Ne è la dimostrazione la nascita della “questione settentrionale”, promossa proprio da Confindustria e che ha come effetto l’ulteriore assottigliamento di risorse per il Sud per favorire il Nord.

Il prossimo passo potrebbe essere proprio una collaborazione tra i sindaci di Recovery Sud e gli imprenditori di RIS in modo da unire le forze e presentare le proprie istanze a Bruxelles. L’Europa ha già accolto una petizione (presentata da Osservatorio Sud, Recovery Sud e il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile) con cui si impegna a vigilare sul dirottamento delle risorse verso il settentrione. L’effetto potrebbe essere il blocco dei finanziamenti all’Italia qualora i progetti presentati si rivelassero in svantaggio del Sud. L’adesione degli imprenditori potrebbe quindi rafforzare la coalizione e farle assumere un peso maggiore e più importante.


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