Rincari, stangata in arrivo sui prodotti di Natale: dai regali alle spese per il cenone


I rincari relativi al settore dell’energia, dei carburanti e delle materie prime rischia di influire negativamente sugli acquisti di Natale, portando ad un aumento non solo dei prezzi dei consueti prodotti consumati durante il cenone ma anche dei regali. E’ quanto emerge da uno studio condotto dal Codacons.

Rincari a Natale: cenone e regali costeranno di più

Con l’aumento del prezzo del grano, che farà lievitare il prezzo di panettoni e pastiere, così come dei pinoli, stando alle stime del Codacons anche su altri versanti le festività potrebbero rivelarsi più ‘salate’. Per gli italiani, a parità di consumi rispetto al 2019, potrebbero costare quasi 1,4 miliardi di euro in più.

L’aumento dei prezzi delle materie, infatti, porterà le aziende a praticare costi maggiori. Soltanto per panettoni e pandori, ad esempio, si stima una crescita del 20%. A ciò si aggiunge l’emergenza energia con un incremento delle tariffe di luce e gas che, da ottobre, pesa anche sulle imprese. Non da meno il caro-benzina che andrà ad incidere non solo sugli spostamenti dei cittadini ma anche su quello delle merci.

Oltre ai dolci natalizi, al pane e alla pasta probabilmente anche pesce, carni e salumi costeranno di più con un possibile incremento del 2,5% rispetto al 2019. La spesa, invece, secondo le stime del Codacons, aumenterebbe dell’1,5% per spumante, vino e altre bevande. Per ortaggi, frutta fresca e secca è previsto un rincaro del 2,7%.

L’incremento della spesa non riguarderà soltanto il cenone della Vigilia o il pranzo di Natale: i maggiori costi di trasporto unitamente alla carenza di materie prime rischia di determinare notevoli rincari anche per addobbi e regali. Una voce che potrebbe subire incrementi medi dei listini del 5%.

Costi maggiori riguarderebbero anche il comparto della ristorazione e dei viaggi per chi trascorrerà le festività fuori casa, con incrementi dei listini per carburanti, treni, aerei, ma anche per strutture ricettive, servizi turistici, pacchetti vacanza, stimabili in un +7%.

In generale, dunque, considerando i consumi natalizi nella loro totalità (comprendendo alimenti, regali, ristorazione e viaggi), il Codacons conclude: “La maggiore spesa per le famiglie, in base alla ricerca del Codacons, sarebbe pari a +1.392.370.000 euro, come effetto dei rincari di carburanti, energia, e costi delle materie prime”.


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