Il caso della Compagnia di San Paolo: soldi da tutta Italia per finanziare solo il Nord Ovest


I soldi dei clienti bancari di tutta Italia usati per finanziare soltanto i progetti di tre regioni su venti, tutte del Nord, nonostante si tratti di programmi che rientrano nel Pnrr. Il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza, ricordiamo, conta per la stragrande maggioranza su fondi europei concessi per aiutare prevalentemente il Sud a ridurre il gap con il Settentrione ed il resto d’Europa, essendo attualmente il Mezzogiorno una delle aree più arretrate dell’Unione Europea.

Lascia molto perplessi l’iniziativa della Compagnia di San Paolo, fondazione bancaria con sede a Torino e che opera principalmente in Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta. Nulla di strano finora, se non fosse che il 33,9% del suo portafoglio di attività finanziarie del valore di 6,7 miliardi di euro provenga dalla Banca Intesa San Paolo, che opera in tutta Italia ed anche al Sud, avendo acquisito l’ormai purtroppo ex Banco di Napoli e non solo, dato che Intesa San Paolo negli anni ha acquisito banche di tutta Italia, da Nord a Sud passando per le isole. Due miliardi dall’intera Italia investiti solo per tre regioni.

Chi abita in città come Napoli o Cagliari (ed altre città meridionali), ma anche a Parma, Firenze, Rieti, Venezia, Bologna e così via, va ad alimentare il portafogli della Compagnia di San Paolo e quindi finanzia progetti in Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta. Quanto sia giusto lasciamo che a dirlo siano i cittadini, ma la risposta ci sembra piuttosto scontata.

Il caso della Compagnia di San Paolo è noto da anni al mondo meridionalista, che si è speso in numerose denunce. Su questo caso in particolare ha acceso i riflettori il giornalista Marco Esposito, che ha scritto su Facebook: “La Compagnia di San Paolo è una fondazione di origine bancaria che raccoglie utili da attività presenti in tutta Italia. Da Banca Intesa (i cui sportelli al Sud portano ancora le insegne del Banco di Napoli) a Poste Italiane (tramite Cassa depositi e prestiti). Gli utili provenienti da tutta Italia vengono restituiti alla comunità, in questo caso aiutando gli enti locali a realizzare progetti per il Pnrr. Ma – attenzione! – solo per tre regioni su venti. Quindi chi è cliente di uno sportello bancario di Napoli o di un ufficio postale di Taranto contribuisce tramite la Compagnia di San Paolo a migliorare l’azione di regioni e comuni di Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria. E al Sud che resta indietro si potrà sempre dire ‘non sapete spendere'”.


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