PNRR, bando da 500 milioni. La Carfagna: “900mila cittadini potranno restare al Sud”


Un bando da 500 milioni di euro per consentire a 900mila cittadini meridionali di restare nella propria terra. Un intervento di cui ha dato l’annuncio il ministro Mara Carfagna: inserito nell’ambito dei progetti del Pnrr e dedicato alle aree interne, è rivolto a promuovere soluzioni a problemi di disagio e fragilità sociale, aumentando il numero di destinatari dei servizi, la qualità dell’offerta o facilitando il collegamento e l’accessibilità ai territori in cui si trovano gli stessi servizi. I destinatari totali sono 2 milioni di cittadini da Nord a Sud, di cui qualsi la metà nel Mezzogiorno.

Sono i comuni interessati a dover attivarsi. Nell’avviso pubblico ci sono tutte le informazioni utili per la comprensione dei progetti attuabili, le modalità e la quantità di finanziamento, i parametri da rispettare. Gli amministratori devono intervenire presto e presentare le proprie proposte per far sì che i fondi non vegano perduti.

Pnrr, bando da 500 milioni per le aree interne: le proposte finanziabili

Le proposte possono riguardare: 1) lavori pubblici, 2) forniture di beni e/o servizi, 3) lavori pubblici e forniture di beni e/o servizi. I settori individuati per gli interventi sono: infrastrutture di trasporto; opere e infrastrutture sociali; servizi per la pubblica amministrazione e per la collettività. Per essere considerati ammissibili, gli interventi di lavori devono presentare almeno un livello di progetto di fattibilità tecnica ed economica.

Il PNRR individua degli ambiti prioritari per i quali è prevista un’apposita premialità nell’attribuzione dei punteggi per la graduatoria. Si tratta di: servizi di assistenza domiciliare per gli anziani e relative infrastrutture; infermiere e ostetriche di comunità e relative infrastrutture; rafforzamento dei piccoli ospedali; infrastrutture per l’elisoccorso; rafforzamento dei centri per disabili; centri di consulenza, servizi culturali, servizi sportivi; accoglienza dei migranti e relative infrastrutture. A questi, si aggiunge un’apposito criterio di premialità per gli interventi rivolti all’accoglienza di profughi in fuga dalle guerre.

Le proposte possono essere presentate da:
1) i Comuni delle aree interne, individuati come intermedi, periferici o ultraperiferici all’interno della mappatura 2021-2027 (è possibile consultare le informazioni sulla mappa e l’elenco dei Comuni qui);
2) enti pubblici del settore sanitario, le cui attività ricadano nel territorio dei medesimi Comuni delle aree interne;
3) altri soggetti pubblici, la cui proposta progettuale preveda attività che si svolgano nel territorio dei suddetti Comuni.
I soggetti individuati possono inviare le proprie proposte anche in forma associata.

Ogni soggetto potenzialmente interessato può presentare un massimo di tre proposte. Soino previsti anche tetti massimi di finanziamento: – 300.000 euro per i Comuni fino a tremila abitanti; – 1.000.000 euro per i Comuni fino a diecimila abitanti; – 2.000.000 euro per i Comuni fino a trentamila abitanti; – 3.000.000 euro per i Comuni oltre i trentamila abitanti; – 5.000.000 euro per gli enti pubblici del settore sanitario e gli altri soggetti pubblici precedentemente indicati.

Le domande vanno presentate dalle ore 9.00 dell’11 aprile 2022 fino alle ore 14.00 del 16 maggio 2022 sulla piattaforma apposita predisposta dall’Agenzia per la Coesione Territoriale. Gli interventi finanziati dovranno concludersi necessariamente entro il 30 giugno 2025.


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