Decreto Aiuti Ter, dal bonus di 150 euro ai prestiti per pagare le bollette: le misure

Foto fb Presidenza del Consiglio


Il Decreto Aiuti Ter è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento rafforza le misure a sostegno di famiglie e imprese per contrastare l’aumento dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del Paese.

Decreto Aiuti Ter: bonus di 150 euro per lavoratori, pensionati e partite Iva

Torna l’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti, pensionati e partite Iva. Un bonus di 150 euro per il mese di novembre, o al massimo dicembre, direttamente in busta paga o nel conto corrente. Il presidente Mario Draghi ha parlato di “Un contributo sociale di 150 euro per 22 milioni di italiani circa, che guadagnano meno di 20mila euro, inclusi gli incapienti”.

Prestiti garantiti dallo Stato per pagare le bollette

Per le imprese e alle aziende alle prese con i problemi di liquidità, per via dell’aumento del costo di bollette elettriche e del gas, vi sarà la possibilità di chiedere dei prestiti garantiti dallo Stato. Il Ministro del Tesoro, Daniele Franco, ha affermato: “Una garanzia gratuita immediatamente operativa”. Le banche potranno elergire i prestiti alle imprese applicando un interesse non superiore al Btp, presentando la differenza di costi rispetto al 2019.

Per gli enti di volontariato ed il terzo settore, con l’aggiunta degli impianti sportivi e luoghi di cultura (cinema, musei, teatri), è previsto un fondo di 40 milioni per pagare le bollette attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta. Si tratta, com’è noto, di uno “sconto” sull’importo dei tributi da pagare. Un contributo una tantum di 250 euro verrà assegnato anche ai patronati.

La riduzione delle accise

La riduzione delle accise sui carburanti è stata confermata fino a 31 ottobre 2022. In favore delle aziende del trasporto pubblico locale sono stati stanziati 100 milioni di euro per i maggiori costi sostenuti per far circolare i mezzi. Altri 10 milioni di euro riguardano invece gli incentivi per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico, fino a 60 euro, per redditi fino a 35mila euro.


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