Reddito di Cittadinanza della Regione Campania, 500 euro al mese: la proposta e i beneficiari


In Campania una proposta di Legge Regionale per l’introduzione di una Misura Integrativa di sostegno al Reddito (MIR), ossia l’equivalente del vecchio Reddito di Cittadinanza che è stato abolito a partire dal primo gennaio 2024. Il disegno di legge è stato firmato dalla consigliera Maria Muscarà che prende le mosse da una insufficienza ed inadeguatezza del nuovo Assegno di Inclusione introdotto dal Governo Meloni.

Proposta l’introduzione del MIR, il Reddito di Cittadinanza della Regione Campania

La proposta di introduzione del MIR è stata presentata questa mattina presso la sede del Consiglio Regionale della Campania. Si tratta di una misura complementare a quelle nazionali di contrasto alla povertà, simile al Reddito di Dignità istituito nel 2016 dalla Regione Puglia. La MIR può giungere fino ad un importo di 500 euro al mese e si aggiunge ai sussidi già previsti a livello nazionale. Per coloro che già percepiscono il nuovo Supporto Formazione e Lavoro è possibile un’integrazione fino al tetto dei 500 euro mensili.

La Consigliera Maria Muscarà ha così descritto la motivazione principale che l’ha spinta ad abbracciare questa causa: “La Proposta di legge va alle commissioni, impegno calendarizzazione e discussione insieme alle altre forze politiche, sociali e sindacali affinché sia migliorata. La legge deve aiutare i nostri figli a restare qui, perché l’impoverimento maggiore per la Campania ed il Sud è quello che riguarda la fuga dei nostri figli alla ricerca di lavoro”.

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Proposta di legge regionale sulla Misura Integrativa di sostegno al Reddito (MIR), il Reddito di Cittadinanza della Regione Campania

I beneficiari del MIR e l’importo mensile

La platea dei beneficiari è costituita da un’unica fascia di età, quella dai 18 ai 59 anni, e un unico tetto ISEE (9.360).  Il requisito della residenza richiede un anno e non cinque, in modo da potere aiutare immediatamente coloro che – da emigranti – scelgono di ritornare nella propria terra, analogamente a quanto previsto dalla stessa Regione Puglia.

L’ammontare massimo e la durata della MIR è stabilita nel tetto massimo di 500 euro mensili per nucleo familiare con 5 componenti, che verrà rimodulato applicando la scala di equivalenza prevista dalla normativa nazionale. L’assegno può essere corrisposto per 12 mesi e rinnovato dopo la sospensione di un mese, purché restino rispettati i requisiti di accesso.

La richiesta di spesa e le coperture

Per quanto riguarda le coperture, si richiede uno stanziamento complessivo nel bilancio di previsione 2023-25 di 154 milioni di euro così ripartiti:

  • Missione 12, euro 94 milioni di cui 4 milioni dal Programma 06 (Interventi per il diritto alla casa); euro 65 milioni dal Programma 07 (Servizio sociosanitari e sociali); euro 25 milioni dalla Missione 20, Programma 03 (Altri fondi);
  • Missione 15, euro 60 milioni di cui 30 dal Programma 03 (Sostegno all’occupazione) e 30 milioni dal Programma 4 (Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione).

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