Dai 49 milioni ai 600 euro, la Lega degli scandali: un partito da sciogliere

Matteo Salvini e Umberto Bossi: il primo non ha mai rinnegato il secondo


Se facciamo un ragionamento esclusivamente sui numeri, quello del bonus di 600 euro è probabilmente il minore dei guai combinati dai politici della Lega Nord. Certo, non è bello che un parlamentare o un consigliere chiedano quei soldi in un momento drammatico come quello vissuto dagli italiani durante l’emergenza coronavirus: eticamente il fatto è di una indecenza che non lascia spazio ad aggettivi per descriverla.

Fa tuttavia ridere chi sembra cascare dalle nuvole e si meraviglia della notizia, come se gli esponenti del partito guidato da Matte Salvini fino a pochi giorni fa si fossero comportati tutti come dei santi. La Lega, infatti, nel corso dei decenni è stata protagonista di numerosi scandali grazie ai quali – oggi – possiamo affermare che spesso quella etica è l’ultima delle preoccupazioni del Carroccio.

Se i 49 milioni sono diventati un mantra, questione su cui Salvini non ha mai dato una risposta e in cui sono coinvolti Umberto Bossi e e l’ex tesoriere Francesco Belsito, sono tanti altri, troppe le grane di quelli che gridavano prima il Nord e Roma Ladrona. Spese pazze in Regione Piemonte e Regione Lombardia, casi di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, corruzione e addirittura legami – sebbene indiretti – con il boss Matteo Messina Denaro. Attendiamo, inoltre, che si definisca la posizione di Attilio Fontana sulla vicenda dei camici.

La Lega è insomma è una questione etica della massima importanza in Italia, che Matteo Salvini dovrebbe risolvere invece di giocare agli slogan o coprire puntualmente i malfattori. Esponenti del suo partito sono molto spesso coinvolti in episodi osceni ai danni dei cittadini, ma ciò sembra non essere un tema urgente, una faccenda da sistemare. Perché Salvini resta in silenzio o, casomai, dà la colpa agli altri (per esempio all’Inps)? È mai possibile che non gli interessi tutto questo? Oppure sa che scontentando qualcuno, poi ci sarebbe il rischio di far salire a galla troppa materia marrone e maleodorante? Troppi anni di potere, forse, hanno fatto irrimediabilmente male all’integrità morale di un partito che probabilmente sarebbe da sciogliere, al massimo da rifondare.


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