Salvini e i politici ladri del Sud: la lista (lunga) degli ultimi scandali della Lega Nord


“Gli unici nemici dell’autonomia sono i politici ladri e incapaci del Sud che da cinquant’anni stanno derubando il Paese”. Così Matteo Salvini ritorna sui suoi passi “leghisti” di un tempo, moderando solo dopo il linguaggio per non perdere gli enormi consensi che ha acquisito con tanta fatica al Sud: “Gli unici nemici dell’autonomia sono politici ladri e incapaci di alcune città e di alcune regioni del Sud”. Per lui è il Sud il vero problema del Paese, per mafia, camorra, ‘ndrangheta (che ormai sa bene essere presenti soprattutto al nord), e per i politici ladri e incapaci del Sud (che solo il Sud ha).

Per lui è il Sud il vero ostacolo tra il suo Nord e il raggiungimento della sua piena autonomia, non gli importa di tutti i dati che sono stati rispolverati da studiosi, accademici e politici che hanno scoperto che l’enorme divario Nord-Sud è stato portato in primis dai governi precedenti, nord-centristi.

Infatti il Sud riceve soltanto il 28% dei fondi statali, pur ricoprendo il 34% della popolazione italiana (perdendo annualmente circa 61 miliardi di euro l’anno che vengono dirottati al Nord); e diventano circa 100 miliardi senza i fondi europei che sono aggiuntivi e straordinari (Fonti: Ragioneria di Stato, Commissione finanze, Svimez).

Questo però il ministro Salvini lo sa bene. Lo stesso ministro Salvini sa che per ciò che concerne il residuo fiscale: “I cittadini del Nord trasferiscono ai cittadini del centro e del Sud un residuo fiscale notevole, di circa 55 miliardi. Che ne fanno i cittadini del Sud di questo trasferimento? Comprano beni e servizi dal Nord. Il Sud importa dal nord beni e servizi per oltre 70 miliardi, una cifra superiore a quella dei trasferimenti” (Tratto da: “Il Sud vive sulle spalle dell’Italia che produce? Falso!” del prof. Gianfranco Viesti). Circa il 90% dei prodotti che troviamo nei supermercati sono del centro-nord.

Salvini sa bene che ci sono aziende del nord che gestiscono beni turistici del Sud per centinaia di milioni di euro l’anno; sa bene che le grandi infrastrutture (le grandi opere da Nord a Sud) vengono costruite da aziende del Nord perché il Sud non ha la forza di competere alle gare d’appalto. La Napoli – Bari (costo complessivo di 6,2 miliardi), sarà interamente costruito da aziende del Nord. La Salini Impregilo, azienda milanese, costruirà la tratta Apice-Hirpinia per 608 milioni di euro. Più difficile, è trovare aziende del Sud che vadano al Nord a vendere i loro prodotti, a costruire strade, autostrade, infrastrutture etc…

Tutto questo il ministro Salvini lo sa bene e la Lega al governo si è riconfermata Lega Nord, giacché per il Sud in questo ultimo anno ha fatto ben poco rispetto magari al movimento con cui governa (che sta portando al Sud centinaia di milioni di euro di fondi). Nessun partitismo, solo dati alla mano. Ha vinto il Tav per il Nord, un’opera di 11 miliardi di euro di base, ma nessuno della Lega ha proposto di costruire il treno per Matera che ancora non c’è.

Qualche mese fa la Lega ha cercato di togliere circa l′80% di 60 miliardi di euro stanziati per le Regioni del Sud Italia dai fondi 2021-2027 per la diminuzione del divario Nord-Sud, cosa che evidentemente la Lega non vuole, data la proposta anche delle gabbie salariali (stipendi più alti al Nord e più bassi al Sud). Insomma, questo partito si riconferma nordista, per nascita e per statuto, nell’ultimo anno e mezzo di governo.

Ma l’autonomia del Nord così com’è stata proposta è rigettata non solo “la classe politica ladra del Sud”, ma anche dal ministro Di Maio, da Giuseppe Conte, dalla Corte Costituzionale, dalla Svimez. “Prima i Lep e il fondo perequativo” un buon modo per partire dallo stesso livello, raggiungendo poi le autonomie richieste legittimamente dalle regioni. Tutto ciò che spetta al Sud è il suo 34% di diritto, ma poi dovremmo cominciare a fare i conti degli ultimi anni: si parla di centinaia di miliardi tolti al Sud…o magari dell’ultimo secolo e mezzo.

Politici ladri del Sud? E i condannati della Lega Nord? Basta una facilissima ricerca in rete per redigere una lista di alcuni indagati e condannati appartenenti al partito di Salvini. Facciamo un po’ i conti.

Il genovese Paolo Arata, per esempio, indagato per corruzione, insieme al sottosegretario leghista Armando Siri, anch’egli genovese, poi indagato con l’accusa di corruzione, autoriciclaggio ecc. Siri nel 2014 aveva già patteggiato un anno e otto mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta. Arata è risultato socio occulto del re dell’eolico Vito Nicastri, considerato tra i finanziatori della latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

Della Lega Nord è anche Edoardo Rixi, condannato in primo grado a tre anni e cinque mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per l’accusa di peculato e falso nell’ambito dell’indagine sulle “spese pazze” in Regione Liguria.

Altri casi di bagordi regionali riguardano i capigruppo leghisti alla Camera Riccardo Molinari e Paolo Tiramani, piemontesi condannati rispettivamente in Cassazione e Appello per le “spese pazze” alla Regione Piemonte. Il monzese Massimiliano Romeo, ex consigliere lombardo e attuale capogruppo al Senato della Lega, condannato in primo grado a 1 anno e 8 mesi per le “spese pazze” in Regione Lombardia.

Il viceministro leghista all’Economia, Massimo Garavaglia, altro milanese indagato per danno erariale, e il leghista milanese Gianbattista Fratus, sindaco di Legnano, arrestato il 16 maggio scorso e ai domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale e nomine pilotate.

Tra le grane della Lega (Nord) c’è poi la storiaccia dei 49 milioni di rimborsi elettorali taroccati, su cui Matteo Salvini fa finta di nulla. Reati appena prescritti, all’italiana, per Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito, ma soldi definitivamente “confiscati” (si legga: spariti).

“Politici ladri del Sud”? Molti in queste ultime ore hanno ricordato che le evasioni sono di più al Nord e le maxi-truffe, le grandi tangenti, i grandi scandali coinvolgono più il Nord che il Sud: Expo, Mose, Parmalat, Tav, Pedemontana (l’autostrada più cara d’Italia), e così via.

In termini di evasione: “Novantuno miliardi ogni anno di principali imposte evase, il 52% al Nord dove il tax gap di Iva,Ires, Irpef e Irap è di 47,6 miliardi, contro i 24 miliardi del Centro (26% del totale) e i 19,8 miliardi del Sud (22%)”. (Fonte: Il Sole 24 Ore)

Come è stato scritto prima, non c’è un Nord onesto e un Sud ladro, o una destra onesta ed una sinistra ladra, è l’Italia tutta da Nord a Sud che, per certi sistemi politici, è corrotta. Ma, “Se il Sud deruba il Nord da un secolo e mezzo, come mai il ladro è sempre più povero, e il derubato è sempre più ricco?” (Pino Aprile, Nemo Rai 2). Insomma, basta con queste ingiustizie e basta con questi luoghi comuni anche da parte dei Ministri dell’Interno.


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