Chi è Nello Musumeci: il Ministro per il Sud che ha già promesso battaglia al Nord

Nello Musumeci


Sebastiano “Nello” Musumeci è il nuovo Ministro per le Politiche del Mare e per il Sud. L’ex Presidente della Regione Siciliana è dunque chiamato a bilanciare le richieste di Roberto Calderoli, Ministro per le Autonomie, una personalità notoriamente estrema nell’esternazione delle proprie posizioni in favore del Nord.

La nomina di Musumeci non sembra casuale, visto quanto disse in merito all’autonomia differenziata: “Se l’autonomia sarà solo risorse al Nord allora salta il patto costituzionale. Vogliono più autonomia? Allora lo Stato investa al Sud come al Nord”. Giorgia Meloni ha dato dunque un colpo al cerchio e un altro alla botte, cercando di accontentare tutti: un leghista puro per le istanze autonomiste, un esponente storico della destra ed ex Presidente di una regione autonoma per cercare di tenere unito il Paese. Insieme al pugliese Raffaele Fitto – Ministro per gli Affari Europei, la Coesione e PNRR – avrà il dovere di far giungere effettivamente al Sud le risorse che gli spettano (e già parzialmente dirottate al Nord dai Governi Conte e Draghi).

Nello Musumeci Ministro per il Sud: un po’ di storia politica

In verità, la storia politica di Nello Musumeci somiglia un po’ a quella dell’eterno incompiuto. Giunge all’incarico più importante della propria storia politica a 67 anni e dopo le accuse, ricevute in Sicilia, di immobilismo e scarsa efficacia amministrativa mosse perfino dai suoi alleati. Lo Statuto Speciale della Regione Siciliana dà infatti ampi poteri al Presidente e all’Assemblea siciliana: competenza esclusiva in numerose materie tra cui beni culturali, agricoltura, pesca, enti locali, ambiente, turismo, polizia forestale e polizia locale. In materia fiscale la totalità delle imposte riscosse in Sicilia dovrebbe rimanere sul territorio (proprio come vorrebbero, per sé, le regioni settentrionali). Ogni anno lo Stato Italiano dovrebbe fornire ulteriore denaro pubblico.

Lo Statuto della Regione siciliana rivendica quasi un’autonomia, ma non è mai stato attuato, neanche da Musumeci. Che adesso è chiamato a fare gli interessi del Mezzogiorno intero, comprese quelle regioni (la maggior parte) che non possono contare su uno statuto speciale come quello isolano.


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