Nuovo lockdown, lo psichiatra: “Così la gente morirà di fame e suicidi”

Foto: Esercito Italia


Alessandro Meluzzi ai microfoni di Radio CRC Targato Italia durante la trasmissione ‘Più di così’ condotta da Taisia Raio e Antonio Esposito, in onda dal lunedì al venerdì dalle 14:30 alle 16:00.

Dopo aver seguito la diretta del presidente della Regione Vincenzo De Luca, Alessandro Merluzzi commenta il gesto del presidente, che ha mostrato la TAC di un malato di Covid, dicendo: “Bene non fa, tutta questa vicenda è stata segnata da una rappresentazione basata sul terrore che doveva condurre a degli atteggiamenti virtuosi di distanziamento e di autoprotezione da una parte, dall’altra chissà quali effetti avrebbe dovuto produrre. In Cina abbiamo un tasso di crescita, non ci sono più malati o interventi, questo vuol dire che qualcosa non funziona, sarà spiegato in futuro dalla storia.”

Ma lo psichiatra volge un occhio alla situazione nazionale, dichiarando: “Ormai un lockdown nazionale è imminente, è certo, manca molto poco. Dico questo perché i criteri che sono stati attuati per scegliere se fare o no un lockdown nascono dai tracciamenti dei tamponi, se si è deciso di aumentare i tamponi è perché più questi aumentano e più aumentano i positivi. Spingiamo verso l’idea che chiunque abbia contratto il virus deve essere trattato come un malato, difronte ad un virus come questo che ha un 70% di asintomatici, ma è da vedere se gli asintomatici siano contagiosi, cosa che nessuno ha ancora dimostrato”.

“Noi – continua Meluzzi – di questo passo andiamo verso un virus che avrà il 100% di positivi, come in tutte le altre grandi pandemia che ci sono state – prosegue – Se durante le precedenti pandemie avessimo avuto una disponibilità di tamponi del genere avremmo avuto un 80% di positivi.”

“Il numero dei positivi ai tamponi è crescente e lo sarà sempre – sostiene Alessandro Meluzzi – il virus è ovunque, tra le case, tra i bambini, ci sono migliaia di persone che sarebbero positive al tampone se lo facessero. Il problema è che tutti i malati vengono trattati come se fossero malati da rianimazione, ma non è così.”

Ritornando alla questione lockdown, Meluzzi continua: “I loro numeri, i numeri che decidono di darci, ci dicono che il lockdown è inesorabile, ha superato il numero di situazioni critiche che un sistema è in grado di sopportare. Ma è da considerare che è cambiata la testa della gente, le forme di monitoraggio, le paure, continuo ad insistere che siamo difronte a una ‘infopsicopandemia’. In Svezia, ad esempio, non è stato fatto nessun lockdown e non ci sono né i morti, né i malati che ci sono in Italia.”

Lo psichiatra conclude il discorso affermando: “I tamponi sono inutili e pensare di poter fermare tutto con il tracciamento si è rivelata un’illusione. Le assicuro che, se dovesse esserci un lockdown, le persone moriranno di fame assai più di quanto non siano morte di virus. Di fame, e di suicidi.”


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