Il 22 giugno esce “‘A mano ‘e D10S”, rivisitazione napoletana della famosa canzone a firma dei Foja


I Foja hanno pubblicato la canzone “‘A mano ‘e D10S”, rivisitazione napoletana del brano “La mano de Dios” scritta da Alejandro Romero e interpretata da Rodrigo. La canzone ha fatto anche da colonna sonora al film-documentario del 2008 “Maradona di Kusturica”, tributo del regista serbo al campione argentino.

Il gruppo si è avvalso della collaborazione dello stesso Romero che, insieme a Dario Sansone, canta una strofa del brano. Da evidenziare inoltre la presenza dei musicisti argentini Ernesto Nicolás Enrich al bandoneón e Juan José Martinez alle percussioni.

Come aderire all’iniziativa

Il video della canzone (che potete vedere a questo link), diretto da Michel Liguori e girato in parte nell’ex stadio San Paolo oggi stadio Maradona, è stato pubblicato il 22 giugno. Da questo giorno in poi, il 45 giri della canzone dei Foja sarà in vendita esclusivamente sullo shop https://amanoed10s.bigcartel.com/, dove sarà possibile acquistare a tiratura limitata anche una T-shirt, azzurra o bianca, naturalmente dedicata a Maradona.

Per conoscere meglio i Foja, capire chi sono e che tipologia di musica fanno è sufficiente andare sul sito ufficiale https://www.fojaofficial.it/.

Tutti gli utili saranno destinati all’acquisto di strumenti musicali e attrezzature sportive ad uso dei ragazzi dell’Istituto penale minorile di Nisida. L’iniziativa durerà fino a settembre, quando i Foja si recheranno personalmente all’Istituto per consegnare i materiali acquistati, pubblicando tutti i dati dell’operazione. L’obiettivo inoltre è anche sostenere e promuovere iniziative di integrazione sociale per i ragazzi che hanno compiuto il loro percorso trattamentale previsto dall’Istituto.

L’iniziativa ha il benestare dell’Assessorato allo Sport del Comune di Napoli, nella persona di Ciro Borriello, che da subito ha mostrato la sua vicinanza e disponibilità per la realizzazione del progetto.

22 giugno 1986, un giorno rimasto nella storia del calcio

La scelta di lanciare la canzone il 22 giugno 2021 non è certo stata casuale. Esattamente 35 anni fa, durante la partita Argentina-Inghilterra, successe letteralmente di tutto. Il protagonista indiscusso di quella partita, ma in generale di quel mondiale, fu un solo calciatore: Diego Armando Maradona.

In realtà quella partita iniziò 4 anni prima e portava dietro gli strascichi di quella che passò alla storia come la guerra delle Falkland, o delle Malvinas. Il governo militare argentino voleva riprendersi quelle isole, sotto il dominio del governo britannico, rivendicando la sovranità. Il Regno Unito, inizialmente sorpreso dall’attacco, riuscì a riorganizzarsi e respingere le forze argentine.

Ecco perché Argentina-Inghilterra del 1986 non fu una semplice partita di calcio. Il risultato si sblocca al 51’ a firma di Maradona, ma quasi nessuno nota un piccolo particolare: Diego tocca il pallone con la mano per anticipare Shilton. L’arbitro non se ne accorge e convalida il goal.

Dopo 4 minuti, ancora Maradona prende palla a centrocampo e scarta tutta la squadra avversaria, portiere compreso, mettendo a segno quello che sarà definito nel 2002 il “goal del secolo”. Con questa rete Maradona mette tutti a tacere, conducendo pochi giorni dopo la sua Nazionale alla vittoria del Campionato del Mondo.

Maradona, genio e sregolatezza

Dopo la morte prematura del campionissimo argentino, il legame tra Napoli e Maradona è diventato ancora più forte. Dieguito nel cuore dei napoletani non morirà mai, poiché è entrato nella leggenda.

Maradona nacque da una famiglia poverissima, ma è stato salvato dal suo mostruoso talento calcistico. Eppure, il passaggio dalla povertà assoluta ad una vita a 100 all’ora costantemente sotto i riflettori lo ha fatto spesso deragliare. Tuttavia, Maradona non si è mai nascosto, ha sempre pagato a carissimo prezzo e sulla sua pelle i suoi errori, combattendo con i suoi demoni ogni giorno.

Maradona, passato ormai all’Olimpo del calcio, può ancora fare del bene alla città di Napoli. Questa è la chiave di lettura che ha spinto i Foja ad organizzare questa bellissima iniziativa, che ha l’obiettivo di agevolare l’integrazione sociale per i ragazzi che, come Maradona, sono forse cresciuti troppo in fretta e hanno dovuto fare troppo presto i conti con la vita che non è tenera con tutti.


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