L’accordo tra le due parti è avvenuto solo qualche settimana fa. Il direttore del museo statale russo Mikhail Piotrovsky ed il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli Paolo Giulierini hanno stretto questo patto di collaborazione nell’ambito di una fattiva relazione internazionale tra i due prestigiosi musei nell’ambito di grandi eventi.
Assieme a “Le Tre Grazie” ritraenti le tre famose dee della mitologia greca e realizzate tra il 1812 e il 1817, arriveranno anche altri 5 capolavori del Canova: il Genio della morte, scolpito tra il 1798-1805, la Danzatrice, eseguito tra il 1811 e il 1812, l’Ebe stante datato tra il 1800 e il 1805, il gruppo marmoreo di Amore e Psiche, l’Amorino alato del 1797.
Oltre alle sei opere di Antonio Canova giungeranno a Napoli anche una statua romana, l’Ermafrodito dormiente datato III-I secolo avanti Cristo ed il gruppo bronzeo di Ercole e Lica. A San Pietroburgo sarà viceversa organizzata, sempre nel prossimo anno, in collaborazione con la Soprintendenza di Pompei, una grande mostra dedicata proprio alla città distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.c.