Cenni storici e ricetta della frutta di Martorana


Tra le specialità tipiche della tradizione dolciaria siciliana, si annovera la famosa e buonissima frutta di Martorana, il cui nome deriva dall’omonima convento della Martorana, sito a Palermo e fondato nel 1394.

Si narra che questa specialità sia stata preparata per la prima volta dalle monache nel periodo normanno presso il monastero benedettino, fondato nell’anno 1194 da Eloisa Martorana. Questi dolcetti, a forma di frutto, venivano utilizzati per decorare gli alberi spogli, in occasione delle visite dei re e dei vescovi.

Curioso sapere che anticamente la frutta di Martorana veniva preparata per cercare di attirare i bambini durante la commemorazione dei defunti del 1 novembre. Si narra che i bambini dovessero lasciare le loro scarpe ai piedi del letto o dietro la porta ed il giorno dopo i defunti di passaggio gli lasciavano caramelle, dolciumi ed un bel cesto di frutta di Martorana, che riportava al centro un bambino fatto di zucchero.

Di seguito riportiamo la ricetta di Gustosamente.com:

Ingredienti 

Per la pasta di mandorle

500 g di mandorle pelate
500 g di zucchero
125 ml di acqua
una bustina di vanillina

Per decorare

Coloranti alimentari vari
Gomma arabica
Piccioli e foglie di plastica

Procedimento

Macinare le mandorle pelate fino a ridurle a farina. Quindi sciogliere lo zucchero nell’acqua a fuoco lento. Quando l’acqua bollirà, spegnere il fuoco e aggiungervi la vanillina e la farina di mandorle. Amalgamare bene fino a che il composto non avrà assunto una consistenza compatta, liscia e morbida e tenderà a staccarsi dalle pareti del tegame.

Bagnare quindi una spianatoia con dell’acqua e versarvi la pasta di mandorle ottenuta. Quando questa si sarà intiepidita, lavorarla un altro po’ per renderla ancora più liscia e omogenea. Procedere poi con il modellare la pasta di mandorle a foggia di frutta e ortaggi secondo il proprio gusto e lasciare che la frutta di Martorana realizzata si asciughi per qualche ora prima di rifinirla con la colorazione, l’eventuale lucidatura con gomma arabica e la decorazione con i piccioli e le foglie di plastica consoni.


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