‘A pasta cu ‘e cavulisciure, semplice o al forno con provola?

foto dal blog "I pasticci di Giusy"


Quando si parla di cucina napoletana, si parla quasi di un mondo in cui il cibo, protagonista indiscusso, rappresenta fonte di gioia e fantasia in ogni sua forma. Effettivamente infatti, risulta molto difficile pensare ad un qualsiasi alimento che possa risultare scomodo ai palati degli estimatori della cucina meridionale, insomma basta pensarci un po’, se c’è una cipolla improvvisano una frittata, con le verdure ci imbottiscono le pizze e con quegli ingredienti che un tempo erano definiti “scarti”, inventano piatti che ad oggi farebbero leccare i baffi anche a Sua Maestà.

Trippa con le patate, ‘a zuppa ‘e carnacotta, la pizza con “salsiccia e friarielli”, e così via tanti altri ancora, sono tutti piatti che hanno fatto della cucina partenopea un simbolo nel mondo, un incontrastabile “guru” capace di trasformare anche l’ingrediente più dimenticato, in un vero e proprio fiore all’occhiello di un piatto qualunque.

A quanti di voi sarà capitato da bambini di fare i capricci dinanzi alla visione e all’odore poco gradevole del cavolfiore? Forse un po’ a tutti, eppure a Napoli, ‘o fieto ‘e cavolisciure” è segno di bontà, quella che di lì a poche ore sarà portata in tavola. Se non avete mai mangiato la pasta e cavoli è il momento di rimediare, e noi vogliamo proporvi ben due alternative, poi la scelta sarà la vostra.

Ecco cosa occorre per la pasta e cavoli.

-Ingredienti:

  • 1 Cavolfiore
  • 2 spicchi di aglio
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • 2 scorze grandi di parmigiano
  • sale q.b.
  • 350 g di pasta mista

-Procedimento:

Lavare accuratamente il cavolfiore e poi ridurlo con le mani, in pezzi più piccoli. In una pentola alta, far imbiondire i due spicchi d’aglio e aggiungere i pezzi di cavolfiore per farlo insaporire.

Trascorsi un paio di minuti necessari, riempire la pentola d’acqua fino a coprire il contenuto ed aggiustare di sale. Lasciar cuocere per circa 30 minuti, fino a quando il cavolo si sarà ammorbidito.

Quando il cavolo risulterà cotto, allungare ancora un po’ d’acqua per poter calare la pasta, attenzione a non esagerare per evitare che il risultato sia un piatto brodoso e non denso e ben legato.  A pochi minuti dal termine di cottura della pasta, aggiungere le scorze di formaggio pulite e divise in pezzi più piccoli, per fare in modo che si ammorbidiscano e rilascino ulteriore sapore al piatto.

Servire con una manciata di formaggio grattugiato se lo preferite.

Un’altra possibilità, è quella di passare al forno la pasta e cavoli, ottenendo una sorta di pasta e cavoli “a grattè”, con la semplice aggiunta di due ingredienti:

  • pane grattugiato
  • provola

Una volta pronta la pasta, aggiungere la provola tagliata a dadini e sistemare tutto in un ruoto, spolverando la superficie con il pane grattugiato. Infornare a 180 gradi in forno per 20 minuti, e una volta pronto, servire a fette esattamente come un qualsiasi sformato di pasta.

Un’alternativa semplice ma davvero deliziosa, da provare assolutamente. Buon appetito!


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