Turris, il miglior attacco…è la difesa!


Nel calcio si è soliti dire che si vince, quasi sempre, grazie alla difesa. Nel nostro paese, che sia Serie A o Serie D, non fa differenza. Le grandi squadre si costruiscono alla base, dalle fondamenta. Non sorprende quindi che le squadre che vincono il campionato, abbiano anche la miglior difesa del torneo.

La Turris di Vincenzo Di Maio, se consideriamo queste prime partite di Serie D, sembra confermare questa regola. Nonostante un esordio non positivo contro l’Isola Liri, con 3 gol subiti, la retroguardia corallina ha cominciato a sfornare ottime prestazioni, come dimostra anche la prima partita in casa giocata contro il Torrecuso. In quella partita, il migliore in campo era stato Ciro Manzi, uno dei volti nuovi della Turris di quest’anno. Un difensore appunto, che è riuscito ad andare in gol, propiziando poi il 2-0 di Imparato, altro difensore della rosa ad andare in gol. E proprio Imparato ha colpito anche domenica scorsa, regalando i 3 punti alla Turris con un gol pesantissimo, segnato all’Aprilia.

Il compito dei difensori, ovviamente, rimane quello di non far subire reti alla propria squadra. Di Maio però può contare non solo su difensori di esperienza ed affidamento come Manzi, Imparato e Salvatore (altro difensore della rosa che è andato in gol) che garantiscono un’ottima fase difensiva, ma anche sul loro fiuto del gol.

Un elemento della difesa corallina che subito desta impressione sono i tanti centimetri in altezza dei difensori, che spesso e volentieri riescono a trovare la rete proprio sfruttando la loro struttura fisica possente. Non a caso in gol, almeno fino a questo momento, sono andati quasi tutti i saltatori della rosa, a dimostrazione del buon lavoro svolto dalla squadra in allenamento, sia con Pepe e adesso con Di Maio.

Gli schemi su palla inattiva infatti hanno funzionato molto bene, rappresentando una grande opportunità offensiva per una squadra che soffre ancora nella fase d’impostazione e a risentirne sono gli attaccanti: il solo Yeboah, classe  ’96, è riuscito ad andare in rete, mentre Senè è ancora a secco.

Un problema che sicuramente Di Maio dovrà risolvere, ma che per adesso viene compensato dalle ottime qualità mostrate dalla sua difesa in entrambe le fasi di gioco. Per una squadra che si pone come obiettivo principale la salvezza, una difesa solida può rappresentare un fattore decisivo.


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