Le baby gang colpiscono ancora: altri alberi rubati. Hanno una “base operativa”


In questo periodo la priorità è il “furto” degli alberi di natale, ma non si tratta degli unici “colpi” che le baby gang di Chiaia, costantemente, operano ai danni della collettività. Scendono nelle vie principali della zona di Chiaia dalle strade che costeggiano le spalle di via Dei Mille e via Filangieri.

Come riferisce Il Corriere del Mezzogiorno, infastidiscono i negozianti, cercano di derubare il cellulare ai coetanei e, attualmente, tentano di rubare gli alberi di natale allestiti dai commercianti. Non sempre ci riescono, poiché a volte sono troppo pesanti, come l’abete di via Bisignano, in relazione a cui si sta, però, indagando grazie alle riprese delle telecamere si sorveglianza dei negozi vicini. Tuttavia, due colpi sono andanti a buon fine: in via Chiatamone e in via Martucci. Senza contare quello dell’albero allestito da Casa Infante, che tuttavia, riguarda la sede del Vomero.

Si pensa, inoltre, che i gruppi di ragazzini in questione, spesso composti da giovanissimi (circa 12 anni), abbiano addirittura una base operativa, presso la quale si riuniscono e si organizzano; si tratta dei vicoli vicini alle scale di Santa Maria Apparente, una zona trascurata, in cui si trovano motorini abbandonati e fili della corrente scoperti, tra pietre che si alzano dal suolo. Qui ha, inoltre, sede la fabbrica di cioccolato di Gay Odin, la quale è stata oggetto di interesse per i giovani, che, però non sono riusciti ad entrare.

Crescono, pertanto, le denunce verso i piccoli sabotatori della quiete pubblica, poiché crescono i furti e i disagi che procurano in strada, soprattutto agli stessi coetanei, che cercano di spaventare all’uscita di scuola. E, spesso, alcuni componenti delle baby gang portano con loro un coltellino.

Senza dubbio, sono dinamiche che vanno arginate prima che si evolvano, negativamente. E, senza dubbio, bisogna anche tutelare il resto dei bambini, i quali troppo spesso diventano oggetto di bullismo e sofferenze psicologiche che non vengono metabolizzate. Ma bisogna però anche chiedersi il perchè di queste baby gang vandaliche e andare a porsi molte altre domande che abbiamo abbandonato. Le abbiamo scritte nei numerosi progetti a favore dei giovani a rischio, anche dei Quartieri Spagnoli e lasciate lì. Perchè i piccoli teppisti dei quartieri hanno deciso che via Chiaia è il principale obiettivo? Ci saranno pezzi di rabbia in quelle azioni o è solo per puro divertimento? Nonostante Napoli è città dalla convivenza trasversale, in cui cento mondi vivono assieme, da sempre, nello stesso quartiere, non bisogna trascurare che le differenze si percepiscono in ogni modo e creano reazioni forti, soprattutto nei più piccoli, disorientati in una società difficile.


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