La Caretta Caretta sceglie il Cilento: nido scoperto grazie ad un cittadino


Anche quest’anno la tartaruga Caretta Caretta ha scelto le coste cilentane per nidificare. La qualità di questa zona è certificata quindi dalla riproduzione delle tartarughe marine.

E’ stato scoperto ieri mattina a Palinuro il primo nido grazie ad un bagnante che aveva letto il cartellone informativo affisso dalla stazione zoologica Anton Dohrn, in particolare dal Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici, e da alcune associazioni, tra cui l’Enpa.

In attesa dell’arrivo degli esperti l’uomo ha realizzato artigianalmente un recinto fatto di canne e nella mattinata di oggi è arrivata la conferma: sotto la sabbia una tartaruga marina ha deposto le sue uova. La schiusa avverrà verosimilmente nella seconda metà di agosto ed il nido sarà monitorato fino alla nascita delle baby tartarughe.

La campagna di sensibilizzazione e monitoraggio delle spiagge alla ricerca dei nidi di Caretta caretta ha dato i suoi primi frutti. – spiegano i volontari dell’Enpa nucleo Salerno – Questa mattina, a seguito di una segnalazione pervenuta ieri, é stato effettuato uno scavo su alcune tracce. I biologi del Dohrn, insieme ai volontari dell’Enpa Salerno e di Eso es Palinuro, sono riusciti a trovare le uova e mettere in sicurezza il nido. Si trova a Palinuro, presso il lido Oasi. La gioia di tutti i volontari e dei biologi è doppia, lo scopritore delle tracce ha dichiarato di aver pensato che si trattasse di tracce poiché aveva visto una locandina dell’Enpa. La sensibilizzazione è un passo fondamentale. Ringraziamo i bagnanti che hanno segnalato e le strutture che ci supportano nella diffusione delle locandine e delle info“.

Un anno fa un nido fu avvistato sul litorale di Eboli. Fino alla fine degli anni Novanta le tartarughe nidificavano solo sulle coste israeliane e nordafricane, in quanto sono animali che necessitano di una temperatura piuttosto elevata per riprodursi e deporre le uova.

Il primo nido in Campania fu avvistato nel 2002 a Baia Domizia, poi nel 2006 ad Ogliastro Marina e nel 2008 a Lucrino. Dal 2012 la nidificazione in Campania è costante e questo è dovuto, secondo gli esperti, all’innalzamento della temperatura del mare e della sabbia.

Cosa fare in caso di tracce di “mamma tartaruga”? Recintare la zona o comunque monitorarla per non far cancellare i segni e allertare gli organi competenti che provvederanno ad accertare l’eventuale presenza del nido. La vita è un bene prezioso proteggiamola!


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