Anfiteatro Campano. Dalla gloria di Spartaco al degrado dei giorni nostri


Un luogo leggendario e mitico divenuto famoso nel mondo per la figura del gladiatore trace Spartaco. Venduto al mercato degli schiavi per pochi spiccioli al lanista Lentulo Batiato divenne il gladiatore più forte di tutti i tempi, capace di guidare la rivolta degli schiavi contro Roma nel I secolo a.C.

Il lanista romano Batiato era il proprietario della nota scuola gladiatoria di Capua, una delle più importanti e forti del mondo romano. Qui esisteva anche un anfiteatro dove i gladiatori capuani si allenavano e combattevano contro uomini e belve feroci. Qualche secolo dopo questo fu sostituito da una struttura più imponente resa monumentale e maestosa dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C.

Proprio di questo anfiteatro ne parlammo circa un anno fa nella nostra rubrica di Archeo Vesuvio, con un articolo specifico. Quello di cui vogliamo parlare è del degrado in cui versa oggi il sito antico. All’esterno la zona ha subito, fortunatamente una rivalutazione, con la costruzione di un ristorante biologico, di una caffetteria, bookshop, bar e locali. Ma una volta pagato il biglietto e varcata la soglia, si rimane a bocca aperta. Ma non per la maestosità del sito che ormai non si percepisce neanche più, a causa delle erbacce e della sporcizia che ne fanno da padrone.

erba

Il sito è totalmente invaso dall’erba alta e dallo sterco di colombi, che oltre a dar fastidio ai visitatori sono dannosi per le strutture antiche. Una volta che entrati si arriva davanti l’imponente arena dove una volta combattevano i gladiatori, non vi si può accedere, perché grate di ferro con tanto di divieto di accesso sbarrano il passaggio al centro dell’area.

ingresso

Ingresso all’arena sbarrato

Quindi il visitatore vi può solo passeggiare intorno, fino ad un certo punto però, perché oltre il passaggio è di nuovo sbarrato. Si può scendere anche nei sotterranei, ma solo per chi conosce già il sito o per chi sceglie di farsi accompagnare dalla guida turistica, perché non ci sono cartelli che indichino l’entrata o l’uscita dai sotterranei. Una volta scesi lo scenario è quasi apocalittico. Erba e muschi ovunque, sporcizia e colombi sulle strutture. 

sotterranei

Sotterranei

Cosa devono visitare i turisti? Per cosa pagano il biglietto e perché non si fa niente? Non ci vuole molto a togliere l’erba e a pulire un po’ il sito. Si provvede a mantenere solo all’esterno una parvenza di zona turistica e di accoglienza, ma basta varcare l’ingresso per assistere al degrado e all’incuria che regnano all’interno dell’anfiteatro Campano, secondo solo al Colosseo per grandezza ed importanza storica.

erbacce


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