Whirlpool, apre a Carinaro un centro per il riuso degli elettrodomestici

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Whirlpool apre a Carinaro, nel Casertano, un centro per il ricondizionamento degli elettrodomestici. All’interno del polo logistico di ricambi e accessori di Whirlpool Emea. Lo si apprende da una nota della multinazionale americana.

Whirlpool, a Carinaro un centro per il ricondizionamento degli elettrodomestici

La sostenibilità – afferma ad Ansa.it Paolo Lioy, Amministratore Delegato Whirlpool Italia e Iberia – è al centro della nostra cultura e, in Whirlpool, ci impegniamo quotidianamente a guidare il settore verso pratiche sempre più sostenibili. Quest’anno ci siamo dati obiettivi ancora più sfidanti, con l’impegno di diffondere una cultura che supporti la sostenibilità, offrendo un innovativo servizio a scopo green.
È per questo motivo che abbiamo deciso di aprire un centro di ricondizionamento dei nostri elettrodomestici a Carinaro. I prodotti ricondizionati vengono sottoposti a una serie di test per garantire al 100% la qualità del prodotto“.

Gli elettrodomestici “ricondizionati” vengono poi rimessi in vendita. “L’82% dei consumatori italiani che hanno acquistato dispositivi ricondizionati – spiega una nota della multinazionale – ne consiglierebbe l’acquisto in quanto si conferma essere una scelta sostenibile. Scegliendo un prodotto ricondizionato i consumatori, oltre a risparmiare, contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente in termini di diminuzione delle emissioni di CO2 e di rifiuti generati da smaltire. L’acquisto di usato e ricondizionato sono quindi alla base di un’economia circolare sostenibile“.

Realizzerà anche le batterie al litio

Il sito Whirlpool di Teverola realizzerà batterie al litio grazie ad un finanziamento europeo e al gruppo Seri Industrial. Il piano di investimenti assumerà 675 addetti in parte ex operai della multinazionale statunitense. L’area sarà riconvertita e porterà alla creazione di un polo delle batterie al litio. 417 milioni di finanziamento, che potranno essere incrementati fino a 505,8 milioni. La società conta di poter finire l’impianto entro 24 mesi e di produrre entro fine 2024.

I 417 milioni – fanno sapere dal Mise – derivano dai finanziamenti nell’ambito del Progetto di interesse comune europeo (Ipcei) approvato nel 2020 dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con la Commissione europea. L’obiettivo è quello di creare un centro di riferimento tecnologico per la produzione di batterie al litio, ampliando lo stabilimento di Teverola 1 che produce al momento celle e moduli al litio.


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