De Luca sotto attacco: “Ormai la scuola vale meno di serate e campioni sportivi”

Vincenzo De Luca


Si è scatenato il putiferio su Vincenzo De Luca. La decisione di chiudere le scuole è stata mal digerita praticamente da tutti, dagli esponenti delle istituzioni nazionali o locali fino alla maggioranza dei cittadini. Il presidente ha provato a motivare fornendo i numeri dei contagi in ambito scolastico, 541 considerati Napoli e provincia più Caserta. In tanti non comprendono, però, come mai si sia deciso di chiudere subito gli istituti scolastici mentre quasi nulla è stato fatto per evitare criticità come gli affollamenti sui mezzi pubblici. Possibile che la soluzione sia sempre vietare, chiudere, aggiungere restrizioni?

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Tra coloro che si lamentano dell’atteggiamento della Regione Campania vi è Diego Civitillo, presidente della X Municipalità di Napoli. Questo il suo sfogo pubblicato nella serata di ieri su Facebook:

“Volete sapere cosa si prova a fare il Presidente di una Municipalità? Verso le 18 apprendiamo, mezzo stampa e senza alcun confronto, che da domani le Scuole sono chiuse fino alla fine di Ottobre a seguito della decisione del Presidente della Regione Campania. Perché? Perché oggi sono stati rilevati circa 1200 individui positivi al Covid-19 di cui solo una settantina sintomatici. Il tutto su una popolazione di 6 milioni di abitanti. Con dati sulle scuole tutto sommato contenuti e tali da non presagire atti draconiani“.

“Quindi, dopo mesi di riunioni, incontri con docenti e famiglie, problemi da risolvere, carenze strutturali pluritrentennali, risorse annunciate da ministri e sottosegretari mai arrivate, banchetti con ruote, banchetti senza ruote, niente banchetti, tamponi e test sierologici, procedure da seguire, mascherine e igienizzanti da consegnare, classi da allargare alla fine cosa facciamo? Chiudiamo le scuole“.

“Chiudiamo solo le scuole. Perché ormai la scuola e l’istruzione in questa società valgono meno di una serata in un locale, della fabbrichetta del papi o di qualche campione sportivo“.

“Ore 21:30 leggiamo l’Ordinanza, pensata male e scritta peggio non si capisce cosa si chiude e cosa no. Intanto le telefonate e i messaggi diventano decine e decine. Iniziamo a confrontarci tra Giunta Municipale, Direttore e Funzionari, perché mentre qualcuno gioca al far west con i comunicati qualcuno deve pur gestire il personale e le famiglie ormai allo sbando. Le scuole resteranno chiuse. Lascio a voi le conclusioni. Intanto anche oggi si va a letto tra rabbia e frustrazione”.

 


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