Caro bollette. Negozi con luci spente e fatture esposte in vetrina, la protesta dei commercianti di Napoli

negozio aperto


Napoli. I commercianti hanno deciso di protestare contro il caro bollette aderendo all’iniziativa nazionale di esporre nelle vetrine le fatture dell’energia elettrica.

Luci spente nei negozi e bollette in vetrina

Sono mesi che sosteniamo che le criticità relative alla crisi energetica e dei rincari delle materie prime si sarebbero manifestate in autunno. La situazione è già ora gravissima con il rischio di chiusura per migliaia di imprese. Per questo motivo abbiamo lanciato un appello alla Regione, alla Camera di Commercio e al governo nazionale affinché di intervenga immediatamente e con urgenza. Per questo abbiamo pensato di essere vicini alla nostra Comunità con una protesta trasparente indicando all’esterno delle nostre vetrine i costi sostenuti lo scorso anno e i rincari che stiamo subendo indicando il costo delle bollette del 2021 confrontate con quelle del 2022“. Lo ha detto il presidente di Confcommercio Napoli, Carla della Corte, ad Ansa.it.

Anche ad agosto – prosegue – stiamo lavorando per poter consentire alle nostre imprese di superare un momento difficile determinato da una crisi internazionale e dalla speculazione in atto sui mercati dell’energia“.

Le bollette sono triplicate rispetto a un anno fa a causa dell’impennata dei prezzi del gas. Una situazione che sta costringendo gli esercenti a dover scegliere tra gli aumenti dei listini, finora assai modesti, e la sospensione dell’attività in attesa di un intervento risolutivo da parte del governo.

Ieri 31 agosto molti negozi hanno rimasto le loro insegne spente dalle ore 12 per quindici minuti per dare la giusta risonanza a questa rivolta. Altri commercianti a Napoli, invece, hanno lasciato i loro negozi al buio e i condizionatori spenti per protestare contro il caro bollette.

Caro bollette, pizzeria mette nel conto la fattura dell’energia

Cinquanta centesimi in più per il gas, un’euro e venti in più per la corrente e uno e 50 per il fitto. Sono le voci comparse su uno scontrino di una storica pizzeria di Napoli per combattere il caro bollette. Una provocazione che fa però capire il difficile momento per chi deve portare avanti un’attività.

Salvatore Grasso, titolare della Pizzeria Gorizia, posta sul suo profilo social la bolletta che mostra un incremento significativo rispetto all’anno passato, circa 8 mila e 200 euro da pagare entro agosto e domanda ai suoi follower: “Sarebbe giusto inserire in conto le voci che ci hanno portato ad aumentare i prezzi ?


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