Napoli, il palazzo del terrore: la camorra occupa case di anziani e minaccia gli abitanti

Il "palazzo del terrore". L'edificio di via Egiziaca a Pizzofalcone 35


Ancora il fenomeno degli “sfratti della camorra” a Napoli, ed ancora nel tristemente noto stabile di via Egiziaca a Pizzofalcone 35 di proprietà comunale. Una famiglia legata alla criminalità organizzata avrebbe violato i sigilli di un’abitazione introducendosi in maniera abusiva, minacciando inoltre gli inquilini già presenti legittimamente a lasciare l’appartamento in cambio di soldi o con la minaccia di violenza fisica.

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I sigilli posti alla porta dell’abitazione della signora Carlotta

Il “palazzo del terrore” di Pizzofalcone: la vicenda della signora Carlotta

La vicenda è raccontata ancora una volta dal consigliere regionale Borrelli. In seguito al clamore suscitato dalla problematica dell’anziana signora Carlotta che, assente per qualche giorno dalla sua abitazione per delle cure, al rientro ha trovato l’abitazione occupata ed addirittura i mobili gettati via e sostituiti. Le forze dell’ordine hanno successivamente liberato la casa e l’hanno posta sotto sequestro murandola e apponendo i sigilli, i quali però sarebbero stati violati.

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Nelle aree cerchiate i punti che i camorristi vorrebbero forzare per introdursi in casa

“Un palazzo che oramai è in gran parte utilizzato da clan e criminali di ogni tipo che si sono impossessati di abitazioni pubbliche per viverci loro stessi o addirittura che subaffittano le case comunali traendone vantaggi economici a danno della collettività è inqualificabile” – denuncia Borrelli. Problema accessorio è quello degli allacci abusivi alla corrente elettrica, al gas, all’acqua. La pratica di “sfrattare” anziani soli e senza possibilità di difendersi sarebbe comune tra gli esponenti della camorra. Costoro ricorrono spesso a questa modalità specialmente per scontare gli arresti domiciliari.

“L’ultimo episodio che denunciano i cittadini – continua Borrelli – ci fa capire con che arroganza si muovono i criminali. Non solo hanno violato i sigilli di una abitazione ma hanno intimato lo sgombero ai legittimi assegnatari delle case limitrofe perché devono vivere e svolgere le proprie attività delinquenziali senza il fastidio di altre presenze. Mentre è sempre più difficile cacciare dei farabutti da una casa popolare per ridarla a chi ne ha veramente bisogno la camorra è rapidissima ed efficace nell’intimare i propri sfratti esecutivi per prendersi le case della collettività e addirittura per realizzare lavori abusivi in un palazzo storico violando ogni norma urbanistica e di sicurezza. Ci sono persone con regolare assegnazione che oramai vivono barricate in casa per paura di essere cacciate dai criminali. Inconcepibile che siano andate sul posto ditte edili a progettare interventi per sfondare muri e cambiare l’assetto di un edificio pubblico. Abbiamo sporto una nuova denuncia e ci aspettiamo interventi immediati”.


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