A Napoli il terno al lotto di Silvio Berlusconi. Una delle tradizioni partenopee più consolidate è notoriamente quella di trasformare in numeri determinati accadimenti, quelli che più segnano o colpiscono l’immaginario collettivo. Tra questi c’è sicuramente la morte dell’ex Presidente del Consiglio, morto a Milano di leucemia mielomonocitica cronica.

A Napoli il terno al lotto di Silvio Berlusconi

E così è partita la corsa al lotto, essendo stata la morte di Berlusconi tradotta con diversi numeri, a seconda dell’interpretazione personale dell’evento. Tra di queste vi è quella di Gianni Polverino di Napoli Centro Storico, autore del calendario in cui ad ogni giorno dell’anno corrisponde un proverbio diverso, appuntamento fisso sulla pagina Facebook di Vesuviolive.

Secondo Polverino il terno al lotto di Silvio Berlusconi corrisponde ai numeri 12 – 86 – 90, i quali rappresentano rispettivamente il giorno della morte, l’età al momento del decesso ed il popolo.

Il ruolo del lotto nella cultura napoletana

Così Gianni Polverino sintetizza il ruolo di questo gioco nell’identità partenopea: “Napoli, da sempre legata alla magia, alle superstizioni e ai numeri, ha fatto del gioco del lotto una vera e propria filosofia di vita. In nessun’altra parte del mondo un gioco d’azzardo è riuscito a radicarsi così nella cultura e nelle tradizioni di un popolo. Un mondo parallelo costituito da credenze popolari, misteri, da personaggi curiosi, dove sacro e profano si mescolano tra loro. Attorno alla simbologia del lotto i napoletani nel corso dei secoli vi hanno creato un vero e proprio culto, sulla base delle credenze del passato, dove ad alcuni personaggi e figure sono stati attribuiti poteri magici e simbolici. Ad ognuno corrisponde un numero da giocare”.