VIDEO/ Langella prosciolto dopo 11 anni dall’accusa di riciclaggio: “I miei colleghi si sono fatti giudici anzitempo”

Michele Langella, il consigliere più votato a Torre del Greco, promette un'opposizione costruttiva


Michele Langella, con quasi 1.100 preferenze, è il consigliere comunale che ha raccolto il maggior numero di voti alle ultime elezioni amministrative a Torre del Greco: l’esponente di Forza Italia sarà però all’opposizione del governo cittadino guidato da Luigi Mennella.

Langella: “La città ha premiato i consiglieri di Palomba: abbiamo lavorato bene”

Langella, già consigliere di maggioranza con l’ex sindaco Palomba ed espressione della periferia a sud di Torre del Greco, rappresenta un caso abbastanza singolare. E’ riuscito a riportare quasi 1.100 voti sulla sua candidatura in Consiglio Comunale ma, nonostante questo risultato, lavorerà tra le fila della minoranza: “La città ha scelto il progetto politico di Luigi Mennella, al quale rinnovo il mio ‘in bocca al lupo’, perché si troverà una città quasi allo sbaraglio soprattutto per la mancanza di personale” sostiene Langella.

Un risultato personale sicuramente soddisfacente ma del quale condivide i meriti con la “bistrattata” amministrazione Palomba della quale ha fatto parte: “Il nostro gruppo politico ha lavorato bene – il pensiero di Langella – “e questo è testimoniato dal fatto che diversi consiglieri della passata maggioranza hanno accresciuto il loro consenso. E continua: “Voglio ricordare l’attività dell’assessore Enrico Pensati che ha fatto delle cose che saranno, a mio parere, irripetibili nel campo della pubblica istruzione, degli eventi e della cultura: tutte le associazioni del territorio hanno avuto il loro spazio”.

Ma l’opposizione di Michele Langella non sarà un muro contro muro: “La città ci ha assegnato il compito di valutare gli atti: siamo in un momento irripetibile per Torre del Greco grazie ai fondi PNRR“. E rivendica i meriti della precedente compagine amministrativa nell’aver portato nella città del corallo una consistente fetta di questi finanziamenti: “Sarò il più grande nemico di Mennella se remerà contro gli interessi della città, ma il suo migliore amico se i suoi atti faranno il bene di Torre del Greco”.

Langella prosciolto dall’accusa di riciclaggio: alle Regionali 2020 fu definito “impresentabile”

Langella ha di recente chiuso una parentesi giudiziaria che lo ha visto prosciolto dall’accusa di riciclaggio. Un processo durato 11 anni: Langella diede in prestito ad un amico una Postepay sulla quale furono accreditate delle somme di denaro. “Ero consapevole di essere innocente: nonostante ciò, alla vigilia delle elezioni regionali del 2020 la Commissione Antimafia mi inserì nell’elenco degli ‘impresentabili‘: una definizione che non esiste nel codice penale“. Michele Langella non entrò in Consiglio Regionale per una manciata di voti e considera determinante quella “cattiva pubblicità”: “La cosa peggiore è che molti miei colleghi si sono fatti giudici anzitempo, strumentalizzando la vicenda: alla fine è stabilito che ero totalmente estraneo ai fatti”.


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