Mennella, i primi 100 giorni da sindaco di Torre: “Abbiamo fatto molto di più di altri”


Sono passati 100 giorni dalla nomina di Luigi Mennella come sindaco di Torre del Greco. Mesi in cui la città corallina ha dovuto affrontare giorni non facili tra il crollo del palazzo a Corso Umberto dello scorso luglio che ha portato oltre 100 persone fuori dalle proprie abitazioni, il caso stadio con la Turris  fino al grosso incendio divampato nella serata di ieri sul versante del Vesuvio.

Alla chiusura dei primi 100 giorni di mandato (di cui per l’occasione Vesuvio Live farà uscire un’intervista nei prossimi giorni in esclusiva con il primo cittadino di Torre del Greco) , il sindaco Mennella, ha fornito un resoconto ai cittadini sulle attività messe in campo dall’amministrazione comunale, ricordando i punti focali del suo programma.

Torre del Greco, i primi 100 giorni di Mennella sindaco

“Una premessa è doverosa – afferma il primo cittadino – I primi cento giorni sono più un ‘evento mediatico’ che un reale momento per provare a mettere nero su bianco ciò che è stato possibile fare. Ma non volendomi sottrarre a questo momento, affido alla memoria i giorni trascorsi sinora al Comune. Giorni iniziati praticamente in solitudine presso la casa comunale: nella sostanza in mio primo giorno è stato il 5 giugno, in quanto il 2 era la Festa della Repubblica, il 3 sabato e il 4 domenica”.

“Quel primo giorno lo ricordo per il silenzio di palazzo Baronale: senza giunta né consiglieri, in tutto il Comune c’erano la bellezza di tre dipendenti al primo piano, oltre ai sempre attenti addetti della portineria. E questa è purtroppo la condizione di tutto l’ente, che in organico ha appena 200 dipendenti, rispetto ai miei ricordi da consigliere, quando al Comune lavoravano più di 1.000 unità”.

mennella sindaco

Luigi Mennella analizza i primi 100 giorni da sindaco di Torre del Greco

Sull’esercizio finanziario approvato prima del suo arrivo, il sindaco si espone così: “Chi aveva approvato l’esercizio finanziario, non aveva evidentemente programmato che a giugno sarebbe arrivata una nuova amministrazione. E senza consiglio comunale, procedere ad una variazione di bilancio era impossibile. In attesa dell’assise, si è andati avanti a provare a garantire l’ordinaria amministrazione, affrontando in primis la grana-rifiuti che resta un nervo scoperto”.

“L’assessore e il dirigente stanno lavorando senza lesinare sforzi e ritengo che i primi risultati siano visibili. Nulla di straordinario, ben inteso. Ma adesso si vede almeno la pulizia di alcune aree lasciate abbandonate per anni e un po’ di diserbamento, ancora a macchia di leopardo”.

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Il sindaco Luigi Mennella sul luogo del crollo della palazzina a Torre del Greco

Anche il tema legato al crollo del palazzo di Corso Umberto viene toccato dal primo cittadino di Torre del Greco: “E mentre la macchina si rodava e i consiglieri venivano proclamati, l’amministrazione si è vista costretta ad affrontare l’emergenza crolli. Il cedimento di corso Umberto I è avvenuto proprio il giorno prima del consiglio di insediamento. È stato terribile. Sia per la gravità del fatto, sia ovviamente per i contraccolpi sul nostro lavoro. Gran parte delle energie da quel 16 luglio sono state assorbite da questa problematica. Acuita da una serie di altri allarmi giunti da più parti”.

Passando, poi, in rassegna gli ulteriori interventi messi in campo ha sottolineato: “Il comunicato poi si conclude con un sommario delle altre cose compiute all’interno di questi primi 100 giorni e cosa succederà in futuro: “Variazione di bilancio, attività per il porto, programmazione degli eventi che purtroppo per mancanza di fondi non abbiamo potuto realizzare nel corso dell’estate. Delibera per venire incontro alle esigenze delle famiglie di disabili gravi e gravissimi. Stanziamento di fondi per parchi e ville. E pulizia lì dove è stato possibile. Potevamo fare di più? Certo. Ma abbiamo fatto molto di più di chi sicuramente poteva fare di più”.

Torre del Greco: le promesse per il futuro del sindaco

Sui prossimi obiettivi:Alle porte ci sono alcune inaugurazioni, il proseguimento delle attività per il porto. Un nuovo piano rifiuti con l’idea di lavorare su una municipalizzata per la raccolta. Attenzione alle scuole e alle fasce deboli, intercettazione di tutti i fondi che possono interessare la città e che arrivano dagli organi sovracomunali. Un Natale che sia finalmente degno dell’importanza della nostra città. E mi fermo qui: non è il caso di fare proclami. Ma una certezza c’è: lavoreremo in modo costante e senza pause. Questa città merita di voltare pagina dopo troppi anni di totale incuria”.


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